Paper Art, Simon Schubert

Ci siamo quasi, manca pochissimo, questione di ore, l’iPad di Apple sta per sbarcare in Italia e tutti (si fa per dire) si chiedono: “ma la carta morirà? che ne faremo? quanto mi piace leggere il giornale di carta!”.

La carta non morirà, così per tranquillizzare i più apprensivi, non morirà ma sicuramente se ne farà un uso diverso, privilegiando scelte più green oriented. I giornali saranno multimediali, con animazioni, audio e video integrativi ad un impianto strutturale vicino a quello che conosciamo e quindi per noi rassicurante e familiare.

Quindi resta il problema della carta. Di usi ce ne saranno probabilmente molti e per molto tempo. A noi piacerebbe un giornale multimediale e magari un paio di annual “celebrativi”.

Nel frattempo Simon Schubert fa uno straordinario uso della carta e le immagini in queste pagine ne sono una testimonianza. Fantastiche visioni che il solo uso della carta piegata in diversi modi e direzioni rende asettiche e sospese.

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.