La serie Totems di Alain Delorme arriva a noi dal cuore della Cina contemporanea con tutta la sua complessità. Sotto il cielo blu di una frizzante Shanghai, gli uomini trasportano per le strade della città dei “carichi” improbabili. Queste colonne precarie di cartone e di sedie sembrano essere il nuovo simbolo di una società in trasformazione, la fabbrica del mondo e il nuovo Eldorado dell’economia di mercato.
In queste immagini, uomini arroccati sulle loro biciclette tirano un carrello che trasporta gomme, zaini, bottiglie… I soggetti delle immagini hanno un punto in comune: semplicemente il “passare”. Passano attraverso le immagini come essi vagassero per la città, senza mai accontentarsi. Questi migranti venuti da tutta la Cina sono il cuore della nuova “fabbrica del mondo”. Sono i lavoratori che vengono in città dalle campagne, con permessi di soggiorno solo temporanei. Una popolazione fluttuante che è simbolo del miracolo cinese e l’altra faccia del successo economico del Regno di Mezzo.
Con uno sguardo pieno di umorismo e poesia, Alain Delorme ci conduce nel cuore del nuovo “sogno cinese”. Lungi dall’essere un inno al materialismo, le immagini raffiguranti la sovrabbondanza quasi assurda di oggetti, rivelano la complessità di un paese che sta cercando di reinventare se stesso.