David Fullarton, illustratore

Per creare i suoi quadri vibranti e divertenti, David Fullarton utilizza i suoi notebook, miniere che ha riempito di parole strane, slogan, ricevute di parcheggio numerate, avvertenze ed istruzioni in lingua straniera.

Collage di testo, numeri e immagini su motivi dai colori vivaci, Fullarton si diletta nel sottrarre frasi e immagini dal loro contesto inserendole in un ambiente nuovo che ne modifica e riorienta il significato. Con un umorismo decisamente adulto, il lavoro celebra la stranezza della vita quotidiana, commemora gli eventi del proprio passato, e prende in giro delicatamente comuni debolezze umane.

La libertà di composizione quasi casuale di Fullarton sembra smentire la sua formazione accademica e la sua esperienza professionale in illustrazione e copywriting pubblicitario. Fullarton ha frequentato l’università d’arte nella sua città natale, Edimburgo, e ha lavorato per agenzie pubblicitarie in Scozia prima di trasferirsi nella Bay Area nel 1995.

Fullarton vive a San Francisco con la moglie Lisa e i suoi due figli.

A Mixed Blessing Clothes Make the Man  Death By Cubicle Death By Cubicle2 Everything Must Go fullarton_utne_lo EPSON scanner image  It's The Thought That Counts Sic Transit Gloria Mundi The Artist's Statement The Bottom Line. The Joy of Loathing The Limits of Tolerance The Uphill Struggle The Wonder of Our Wondrous Plan TheDetails_CA Too Much Is Never Enough Ulterior Motives Window Dressing Wish You Were Here xmas_card David Fullarton at Design Playground 1 David Fullarton at Design Playground 2 David Fullarton at Design Playground 3 12" of limited edition red vinyl fabulousness

Potete trovare molti altri lavori di David su Flickr e sul suo sito personale.

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.