I am not a robot,
Hajnal Miklós

Friend 2011, water colour, canvas, 23,5x18 cm
Friend 2011, water colour, canvas, 23,5x18 cm
Bull 2011, water colour, 18x12 cm
Bull 2011, water colour, 18×12 cm
Robi 2011, water colour, 18x12 cm
Robi 2011, water colour, 18×12 cm
The healer 2011, water colour, 18x12 cm
The healer 2011, water colour, 18×12 cm
With a little heart 2011, water colour, canvas, 23,5x18 cm
With a little heart 2011, water colour, canvas, 23,5×18 cm
Laser grassy 2011, water colour, 18x12 cm
Laser grassy 2011, water colour, 18×12 cm
Star factory 2011, water colour, 18x12 cm
Star factory 2011, water colour, 18×12 cm
Őőőő... 2011, water colour, 18x12 cm
Őőőő… 2011, water colour, 18×12 cm
His own sun pendant 2011, water colour, 21x14,8
His own sun pendant 2011, water colour, 21×14,8
MH 2011, water colur, canvas, 23,5x18 cm
MH 2011, water colur, canvas, 23,5×18 cm
Star eye 2011, water colour, 18x12 cm
Star eye 2011, water colour, 18×12 cm
I am a robot 2011, water colour, canvas, 30x24 cm
I am a robot 2011, water colour, canvas, 30×24 cm
Allheart 2011, water colour, 18x12 cm
Allheart 2011, water colour, 18×12 cm
Bio Dartveder 2011, water colour, 18x12 cm
Bio Dartveder 2011, water colour, 18×12 cm
The swallower 2011, water colour, 18x12 cm
The swallower 2011, water colour, 18×12 cm
Larva 2011, water colour, 18x12 cm
Larva 2011, water colour, 18×12 cm

Smilemachine 2011, water colour, 18x12 cm Girlfriend 2011, water colour, canvas, 23,5x18 cm Allheart 2011, water colour, 18x12 cm

Friend 2011, water colour, canvas, 23,5x18 cm
Friend 2011, water colour, canvas, 23,5×18 cm

Acquerelli dell’ungherese Hajnal Miklósv

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.