Revolights.
Kent Frankovich, Adam Pettler, Jim Houk

Come molti ciclisti, Kent Francovich sa che pedalare di notte può essere un’esperienza adrenalitica a causa della scarsa visibilità che le bici hanno agli occhi, magari distratti, degli automobilisti.

Così invece di demordere e lasciare la sua bici a casa la sera, ha usato le sue conoscenze di ingegneria meccanica per sviluppare Revolights, un sistema di illuminazione a LED che si applica alle ruote della bicicletta tramite un anello metallico sul quale sono montate le luci, bianche davanti, rosse sulla ruota posteriore. Quando le ruote sono in movimento, grazie ad un magnete che ne determina la direzione, i LED formano un arco luminoso. L’arco è così brillante che illumina il cammino davanti e rende visibile la bicicletta alle auto dietro di noi.

Le luci sono alimentate da una batteria ricaricabile agli ioni di litio che ne garantisce una durata in movimento di circa 4 ore, ma una versione futura, alla quale il team sta lavorando, potrebbe utilizzare l’energia cinetica prodotta dal movimento della ruota. Francovich sta lavorando insieme a Adam Pettler e Jim Houk al progetto e sta raccogliendo fondi tramite Kickstarter.

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.