SWYP – See What You Print, Artefact

Chi non sarebbe d’accordo sul fatto che le stampanti consumer sono uguali a se stesse da diversi anni? Il progresso delle tecnologie digitali, l’aumento dei costi di stampa e le preoccupazioni ecologiche dipingono un futuro tetro per la stampante come la conosciamo oggi. Eppure, la gente non sembra lamentarsi e non professa alcun attaccamento emotivo a questo oggetto come succede invece con le altre vittime digitali (libri, CD, vinile, ecc.). Il motivo principale è che, ancora oggi, per i consumatori la stampa è un’esperienza complicata e fastidiosa.

Il problema con le stampanti non è dovuto alla mancanza della tecnologia necessaria, ma piuttosto alla progettazione di base e a problemi di usabilità che non sono stati pienamente risolti.

Così gli americani di Artefact hanno deciso di esplorare le possibilità di innovazione delle nostre stampanti.

Si è scelto di concentrare il lavoro di progettazione verso una soluzione che sia realizzabile a breve termine e conceda nuova vita a questa “umile periferica” semplificandola radicalmente.

Artefact_SWYP_02 Artefact_SWYP_03 Artefact_SWYP_04 Artefact_SWYP_05 Artefact_SWYP_06 Artefact_SWYP_07 Artefact_SWYP_08 Artefact_SWYP_09 Artefact_SWYP_10 Artefact_SWYP_11 Artefact_SWYP_12 Artefact_SWYP_13 Artefact_SWYP_14 Artefact_SWYP_15 SWYP – See What You Print, Artefact Artefact_SWYP_01

Principio di progettazione: semplicità radicale.
Il processo di stampa diventa incredibilmente semplice: le persone possono vedere esattamente come la pagina verrà stampata, si stamperà solo ciò che si desidera eliminando la frustrazione e lo spreco di stampe indesiderate.

Margini e dimensione possono essere facilmente visualizzati in anteprima e modificati sul touch-screen prima della stampa. Proprio come si farebbe con la carta reale. La fedeltà dei colori diventa prevedibile con uno schermo che è sempre calibrato alla stampante. Le aree di stampa indesiderate sono facilmente individuabili e possono essere rimosse dallo schermo con la semplice ‘swyping’.

Connettività fatto rilevante.
Con SWYP, si semplificano radicalmente le caratteristiche di connettività della stampante fornendo il modo più rapido per ottenere stampe provenienti da più fonti e consentendo all’utente di selezionarle.

La stampa da una fotocamera diventa semplice anche senza un computer. La telecamera si collega in modalità wireless alla stampante e le immagini possono essere selezionate, organizzate e leggermente modificate in pochi secondi.
È possibile personalizzare le impostazioni della schermata di avvio e creare una rete di dispositivi personali o di fonti on line per la stampa diretta.
È possibile collegarsi direttamente a Facebook e Flickr per stampare le foto.

“Forma” radicalmente semplice.
Le idee di semplicità radicale si estendono anche alla stessa forma. I progettisti si sono concentrati sugli aspetti d’uso della stampante: l’apertura del coperchio per l’accensione, un facile accesso al vassoio e un facile accesso alle cartucce di inchiostro.
Il design incarna l’essenza di semplicità della stampante semplice appunto come una scatola assumendo le proporzioni di una risma di carta (una metafora appropriata).

Cassetto carta: i vassoi carta delle stampanti più recenti diventano parti complicate e molto ingombranti. Con SWYP, il vassoio della carta è molto semplice, ma allo stesso tempo rappresenta una caratteristica molto ingegnosa e innovativa del prodotto. Il vassoio della carta ricoperto all’interno di tessuto si basa sulle proprietà di questo materiale per creare una cerniera. Si piega riponendosi ordinatamente nella parte superiore della stampante. Quando lo si apre, la sua geometria è tale che si trasforma in un vassoio rigido. Ricorda un origami, è minimale ed elegante, ma emozionante e accessibile.

Sbirciare dentro: selezionando l’icona dell’inchiostro l’interfaccia svanisce rivelando l’interno della stampante con il livello di inchiostro e le informazioni sul tipo di carta caricata nel vassoio. Nessun pulsante on / off: l’atto di apertura o chiusura del vassoio della carta determina se la stampante è accesa o spenta.

SWYP dimostra che è possibile innovare in mercati molto maturi e stagnanti. Ripensando il prodotto e focalizzando l’attenzione sulle questioni fondamentali è possibile rivitalizzare un oggetto d’uso quotidiano che ha perso il suo appeal sul consumatore.

Foto di Doug Evans: http://www.evansphoto.com/

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.