Con il suo potere di evocare ciò che non è più presente fisicamente – ora come allora reso emotivamente visibile – risuona come il gemello ideale della cover realizzata nel 2001…
L’artista spagnola Ana Juan ha ereditato questa sfida così impegnativa: creare una nuova copertina della rivista The New Yorker per celebrare il decimo anniversario degli attacchi terroristici dell’11 settembre. Accettare l’incarico significava lavorare all’ombra della cover del 2001 realizzata dalla coppia di artisti Art Spiegelman e Françoise Mouly che emozionò in modo memorabile nei giorni bui della disperazione del settembre 2001.
Mouly stessa, direttore artistico di The New Yorker, è convinta che Ana Juan abbia vinto questa sfida, scrivendo sul blog della rivista: “Nella sua bellezza tranquilla, l’immagine di Juan evoca sia le reflecting pools in procinto di essere aperte a Ground Zero Memorial e il “nero su nero” della cover che The New Yorker pubblicò all’indomani del 9 / 11 “.
Juan dice che anche se la sua idea “era quasi chiara fin dall’inizio”, è stata sostenuta dall’incoraggiamento di Mouly, di grande aiuto nello sviluppare l’idea. In questo modo, l’eco con la copertina del 2001 è ancora più forte.
“Le torri di Spiegelman “nero su nero” rispondono esattamente alla sensazione subito dopo l’attacco terroristico. Le Torri ed i loro occupanti che scompaiono nel buio, proprio davanti agli occhi di tutto il mondo, senza speranza.
La copertina del 2011 ricorda invece che tutte le persone che erano lì, sono ancora nei nostri cuori.
Ana Juan contribuisce alle cover di The New Yorker dal 1995.
Nata a Valencia, in Spagna, nel 1961, Juan ha studiato Belle Arti e successivamente si è trasferita a Madrid, dove ha iniziato a pubblicare le sue illustrazioni su riviste e giornali.