International Year of Chemistry, Simon Page

L’obiettivo di IYC 2011 è quello di accrescere l’interesse delle persone per la Chimica come scienza capace di soddisfare i bisogni del mondo, per incoraggiare l’interesse per la chimica tra i giovani, e per generare entusiasmo per il futuro creativo della Chimica.

Il 2011 coincide con il 100° anniversario del Premio Nobel assegnato a Madame Marie Curie – occasione per celebrare il contributo delle donne alla scienza. L’anno sarà anche il 100° anniversario della fondazione dell’Associazione Internazionale delle Società Chimiche. Non è troppo tardi per partecipare e saperne di più riguardo la Chimica

I manifesti di Simon Page ispirati da famosi chimici e scoperte in questo campo della scienza.

Atomize (John Dalton)
Atomize (John Dalton)
Ions (Lorenzo Avogadro)
Ions (Lorenzo Avogadro)
H20 (Henry Cavendish)
H20 (Henry Cavendish)
Substance (Antoine-Laurent Lavoisier)
Substance (Antoine-Laurent Lavoisier)
Atom (Ernest Rutherford)
Atom (Ernest Rutherford)
Emission (Marie Curie)
Emission (Marie Curie)
Revolution (Graphene)
Revolution (Graphene)


Matter (Albert Einstein)
Matter (Albert Einstein)
Striking (Buckyballs)
Striking (Buckyballs)
Elements (Dmitri Mendeleev)
Elements (Dmitri Mendeleev)

 

le stampe possono essere acquistate qui

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.