Word as image, Ji Lee

Quando eravamo bambini, le lettere erano come giocattoli. Abbiamo giocato con loro quando avevano la forma di blocchi di legno. Le Abbiamo colorate nei libri. Poi le lettere si sono trasformate in parole. Le parole si sono trasformate in frasi e le frasi in pensieri. E lungo la strada, abbiamo smesso di giocare con loro.

Word as image riporta un po’ di magia, con il divertimento e l’umorismo che si nascondono dietro le linee e gli scarabocchi.

Questo progetto è iniziato quasi venti anni fa al corso di tipografia alla scuola d’arte. Gli studenti sono stati incoraggiati a vedere le lettere al di là della loro funzionalità pratica. Abbiamo giocato con le loro forme uniche e armeggiato con le loro infinite possibilità. La sfida era ardua, è diventato per me un progetto permanente.

Chiunque può creare una “parola come immagine”. Non richiede alcun disegno o abilità nel disegno. Tutto ciò che serve è il pensiero creativo e cercare di vedere le parole e le lettere in modo diverso. Il dizionario è pieno di “puzzle visivi” che aspettano solo di essere risolti. Visita www.wordasimage.com per inviare la tua soluzione. (Ji Lee)

Nato a Seoul in Korea, Ji Lee è cresciuto a Rio ed ora vive a New York. Direttore creativo di Google dal 2008 al 2011, è attualmente direttore creativo di Facebook.

Il video è stato realizzato da Bran Dougherty-Johnson

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.