Portraits, Arnold Newman

Pablo_Picasso,Vallauris,_France,_1954
Pablo Picasso,Vallauris, France, 1954

“L’immagine fotografica non rappresenta la realtà, ma un’illusione con la quale possiamo creare il nostro mondo privato. Non facciamo fotografie con le nostre fotocamere, ma con il cuore e la mente”…”Le persone esistono nello spazio. Il secondo piano deve sommarsi alla composizione ed aiutare a comprendere il personaggio”. (Arnold Newman)

Marcel_Duchamp,_New_York,_NY,_1966
Marcel Duchamp, New York, NY, 1966
Marilyn_Monroe,_Hollywood,_CA,_1962
Marilyn Monroe, Hollywood, CA, 1962
Igor_Stravinsky,_New_York,_NY,_1946
Igor Stravinsky, New York, NY, 1946
Pablo_Picasso,Vallauris,_France,_1954
Pablo Picasso,Vallauris, France, 1954
Roy_Lichtenstein,_South_Hampton,_NY,_1976
Roy Lichtenstein, South Hampton, NY, 1976
Salvador_Dali,_New_York,_NY,_1951
Salvador Dali, New York, NY, 1951
Truman_Capote,_New_York,_NY,_1977
Truman Capote, New York, NY, 1977
Milton_Avery,_New_York,_NY,_1961
Milton Avery, New York, NY, 1961
Max Ernst, New York, NY, 1942
Max Ernst, New York, NY, 1942
Jackson_Pollock,_Long_Island,_NY,_1949
Jackson Pollock, Long Island, NY, 1949
Leonard_Bernstein,_Philharmonic_Hall,_New_York,_1968
Leonard Bernstein, Philharmonic Hall, New York, 1968
Alexander_Calder,Woodbury,_CT,_1957
Alexander Calder,Woodbury, CT, 1957
John_F._Kennedy,_Washington_D.C
John F.Kennedy, Washington D.C
Jean_Arp,_New_York,_NY,_1949
Jean Arp, New York, NY, 1949
Joan_Miro,_Mallorca,_Spain,_1979
Joan Miro, Mallorca, Spain, 1979
Harold_Pinter_and_Tom_Stoppard,_England,_1978
Harold Pinter and Tom Stoppard, England, 1978
Frank_Lloyd_Wright,_Taliesin_Easy,_Wisconsin,_1947
Frank Lloyd_Wright, Taliesin Easy, Wisconsin,_1947
Woody_Allen,_New_York,_NY,_1996
Woody Allen, New York, NY, 1996
I.M. Pei, New York, NY, 1967
I.M. Pei, New York, NY, 1967
Alberto_Giacometti,_Paris,_France,_1954
Alberto Giacometti, Paris, France, 1954
Piet Mondrian, New York, NY,1942
Piet Mondrian, New York, NY,1942
Henri_Cartier-Bresson,_New_York,_NY,_1947
Henri Cartier-Bresson, New York, NY, 1947

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.