Ludwig Mies van der Rohe

“Solo i grattacieli in costruzione mostrano ardite idee costruttive, e l’effetto di questi scheletri d’acciaio che si stagliano contro il cielo è sconvolgente. Con il rivestimento delle facciate tale effetto scompare completamente, l’idea costruttiva che sta alla base della creazione artistica è annientata e soffocata per lo più da un caos di forme prive di senso e banali. Nel migliore dei casi, oggi, risultano esclusivamente le dimensioni grandiose, eppure queste costruzioni avrebbero potuto essere qualcosa di più di una semplice manifestazione delle nostre possibilità tecniche” (citato in Ludwig HilberseimerArchitettura a Berlino negli anni venti da Fabrizio DesideriIl «fantastico» Scheerbart, Editori Riuniti, 1982).

1950/51 Lake Shore drive apartment building, in costruzione
1950/51 Lake Shore drive apartment building, in costruzione

“I miei pensieri guidano la mano e la mano dimostra se il pensiero è giusto”. Citato in I Maestri dell’architettura – Ludwig Mies van der Rohe, p. 10.

“Ricordo di aver visto molti edifici antichi nella mia città quando ero giovane. Pochi erano edifici importanti. Erano per lo più molto semplici, ma estremamente chiari. Ero colpito dalla forza di questi edifici perché non appartenevano a nessuna epoca. Erano lì da oltre mille anni, e ancora erano straordinari, offrivano un’impressione che nulla poteva mutare. Tutti i grandi stili erano passati… ma erano ancora buoni edifici, come il giorno in cui erano stati costruiti. Erano edifici medievali, senza alcun carattere speciale, ma erano veramente costruiti”. Citato in Giovanni Leoni, p. 21.

Seagram building, New York (1954-1958)
Seagram building, New York (1954-1958)

“Nella sua forma più semplice l’architettura è ancorata a considerazioni assolutamente funzionali, ma può ascendere, attraverso tutti i livelli di considerazione, fino alla più alta sfera di esistenza spirituale, nel regno della pura arte”. (Citato in I Maestri dell’architettura – Ludwig Mies van der Rohe, copertina)

Barcelona chairs, 1929

“Il meno è più (Less is more)”.
“Una sedia è un oggetto molto difficile. Un grattacielo è quasi più facile. Questo è il motivo per cui la Chippendale è famosa”.
“Dio è nei dettagli”.

“La costruzione non definisce soltanto la forma, ma è la forma stessa. Dove la vera costruzione prova un contenuto autentico, là sorgono anche opere vere; opere vere e corrispondenti alla loro essenza. E queste sono necessarie. Esse sono necessarie in se stesse e in quanto parti di un ordine genuino. Si può ordinare soltanto ciò che è già in sé ordinato. L’ordine è qualcosa di più dell’organizzazione. L’organizzazione è la determinazione della funzione. L’ordine invece è attribuzione di significato”. Citato in I Maestri dell’architettura – Ludwig Mies van der Rohe, p. 5.

Uffici Bacardi, Mexico City
Farnsworth House, Plano, Illinois USA
1929-30, Casa Tugendhat, Brno, Repubblica Ceca

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.