Stanley Kubrick: New York anni ’40

In queste immagini, il dramma, sia umano che artistico, di cui il lavoro cinematografico di Kubrick è carico.

Student at Columbia University – 1948
Student at Columbia University – 1948

Stanley Kubrick, che ha scritto e diretto Lolita, Il dottor Stranamore, 2001: Odissea nello spazio, Arancia meccanica e Shining, è stato ed è tutt’ora uno dei registi più influenti d’America. Suoi colleghi come i fratelli Coen o Tim Burton hanno reso omaggio alle sue opere nei loro film e il regista Steven Spielberg ha dichiarato: “Nessuno è in grado di scattare una foto meglio di lui”.

In effetti l’indiscutibile abilità di Kubrick con la macchina da presa e la sua capacità di creare intrighi visivi erano evidenti già prima di diventare una star di Hollywood. Già all’età di 17 anni, Kubrick era un talento promettente. Nel 1945, per 25 dollari, vendette alla rivista Look la foto di un giornalaio disperato alla notizia della morte del presidente Franklin D. Roosevelt. Pochi mesi dopo Kubrick venne ingaggiato nello staff di Look diventando così il fotografo più giovane nella storia della rivista. Continuò a lavorare per Look fino al 1950 quando decise di intraprendere la strada del cinema.

Ora, per la prima volta, (fino ad oggi potevano essere viste soltanto all’interno di archivi museali o in alcune pubblicazioni) le stampe fine art del lavoro di Kubrick come fotoreporter sono disponibili per la vendita. I curatori del The Museum of the City of New YorkVandM hanno esaminato oltre 10.000 negativi di foto del regista e ne hanno selezionate 25 per questa edizione limitata in vendita su VandM.

Le immagini di questa raccolta mostrano il dramma, sia umano che artistico, di cui il lavoro cinematografico di Kubrick è carico.

In mostra dal 13 luglio al 9 settembre 2012 al Palazzo delle Arti di Napoli.

3. Shoe Shine Boys – 1947
3. Shoe Shine Boys – 1947
Shoe Shine Boys (Vendor) – 1947
Shoe Shine Boys (Vendor) – 1947
Shoe Shine Boys (On Fence) – 1947
Shoe Shine Boys (On Fence) – 1947
Student at Columbia University – 1948
Student at Columbia University – 1948
Johnny on the Spot – 1946
Johnny on the Spot – 1946
Laboratory at Columbia University – 1948
Laboratory at Columbia University – 1948
High Wire Act – 1948
High Wire Act – 1948
Johnny Grant – 1946
Johnny Grant – 1946
Showgirls at the Copacabana Club – 1948
Showgirls at the Copacabana Club – 1948
Walking the Streets of New York – 1946
Walking the Streets of New York – 1946
Waiting at the Dentist’s Office
Waiting at the Dentist’s Office
Changing the Tire – 1946
Changing the Tire – 1946
Circus Woman With Rollerskating Monkey – 1948
Circus Woman With Rollerskating Monkey – 1948
Police Athletic League Boxing – 1946
Police Athletic League Boxing – 1946
Film Crew – 1947
Film Crew – 1947
Young Girl at Palisades Amusement Park – 1946
Young Girl at Palisades Amusement Park – 1946
Circus Side Show Performer – 1948
Circus Side Show Performer – 1948
Self portrait with showgirl Rosemary Williams 1948
Self portrait with showgirl Rosemary Williams 1948

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

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