Cinelli: L’arte e il design della bicicletta, Rizzoli

Oltre 65 anni di lavoro di uno dei nomi più innovativi e influenti nel design della bicicletta vengono illustrati nel libro Cinelli: L’arte e il design della bicicletta curato da Lodovico Pignatti Morano, pubblicato da Rizzoli il 23 ottobre 2012.

Da quando il suo fondatore, Cino Cinelli, ha iniziato a fare telai in Italia nel 1940, la Cinelli ha stabilito gli standard della bicicletta.

Cinelli ha guidato l’evoluzione del ciclismo professionistico e definito l’ideale di bicicletta classica: dal classico telaio da corsa Supercorsa all’avanguardistica MASH (scatto fisso onnipresente sulla scena urbana), da innovazioni come le prime selle da corsa in plastica, al controverso manubrio Spinaci, bandito dalle competizioni e ancora, dai componenti senza tempo, come l’attacco manubrio Alter, alle contaminazioni di arte e design, una per tutti l’opera di Keith Haring sulle ruote della Laser.

Nel libro trovano posto i contributi dei grandi interpreti del marchio Cinelli: Antonio Colombo, presidente e proprietario di Cinelli e Columbus dal 1973 e direttore di una galleria d’arte contemporanea a Milano. Il ciclista Gilberto SimoniFelice Gimondi, uno dei cinque ciclisti nella storia che hanno vinto tutti e tre i grandi giri: il Tour de France, il Giro d’Italia e la Vuelta in Spagna. Benny Gold, graphic designer e artista che vive a San Francisco. Barry McGee pittore e graffitista della Bay Area e Sir Paul Smith, icona internazionale di stile e moda e grande appassionato di ciclismo.

Antonio Colombo, presidente di Cinelli e Columbus

Autore: AA.VV.
Titolo: CINELLI
Editore: RIZZOLI
Collana: ILLUSTRATI
Pagine: 288
Prezzo: 45,00 EURO
Anno prima edizione: 2012
ISBN: 17060035

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.