‘Round’ the World, David Popov

'Round' the World, David Popov su designplayground.it

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Berlin (Germany) – Escape by the past

‘Round’ the World è un progetto personale di David Popov, senior graphic designer dell’agenzia londinese Blast. David ce lo ha raccontato così:

“Mi piace descrivere il mio approccio al design come una forma di espressionismo astratto. I miei manifesti sono una miscela di pensieri consci e inconsci. I disegni si ispirano alle esperienze che ho vissuto e agli ambienti nei quali mi sono immerso durante i miei viaggi.

In tutti i miei poster, c’è un’idea di fondo sulla quale lavoro come punto di partenza. I titoli di ogni illustrazione fanno proprio riferimento all’idea originaria dalla quale sono nati. Le forme astratte poi assumono una vita propria: la bellezza del pattern e dell’astratto è che permettono di comunicare tanto o tanto poco a seconda della necessità e al tempo stesso offrono la possibilità alle persone di farsi una propria idea su ciò che si sta cercando di comunicare”.

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Barcelona (Spain) – Magic man

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Siem Reip (Cambogia) – Peace together

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New York (USA) – Night & day

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Praga (Repubblica Ceca) – Social order

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Cinque Terre (Italia) – Ups & downs

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Edimburgo (Scozia) – Interference

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Londra (inghilterra) – Tubes & zippers

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Bangkok (Tailandia) – Culture shock

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Amsterdam (Olanda) – Lights out

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Reykjavik (Islanda) – Dream world

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.