L’evoluzione di un’icona.
Il nuovo logo di American Airlines

Il progetto di Futurebrand che prende il posto di quello di Massimo Vignelli del 1968.

È un progetto di Futurebrand il nuovo logo di American Airlines, che prende il posto di quello celeberrimo che Massimo Vignelli progettò nel 1968.

Il lavoro del team di Futurebrand attinge al grande patrimonio iconico di AA e riprende i colori e i simboli universalmente associati al marchio americano. Un logo chiamato Flight Symbol che evoca la stella, la “A” e l’aquila che prendono vita nei toni aggiornati del rosso, bianco e blu. Insieme riflettono uno spirito più moderno, vibrante e accogliente.

Mettendo in mostra orgogliosamente strisce che richiamano la bandiera e un corpo argentato come da tradizione, la livrea esprime le sue origini americane, ma anche lo spirito contemporaneo: un’azienda innovativa e aperta al mondo.

Il primo aereo con la nuova livrea prenderà il volo nel mese di febbraio; il piano prevede l’applicazione della nuova immagine negli aeroporti, agli interni ed esterni di nuovi aeromobili, alle uniformi, ai prodotti e servizi, alle piattaforme tecnologiche e alle applicazioni mobiles.

Per ulteriori informazioni si può visitare il sito di American Airlines alla pagina aa.com/newamerican

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.