Nature trail, Jason Bruges Studio

Andare in ospedale per un intervento chirurgico può essere un’esperienza difficile specialmente per i bambini e così al Great Ormond Street Hospital di Londra stanno facendo tutto il possibile per ridurre al minimo ogni disagio. Nasce così il progetto “Nature Trail” unico nel suo genere ideato da Jason Bruges Studio.

Il brief consisteva nel progettare e installare un’opera d’arte per distrarre il bambino creando un percorso rilassante e coinvolgente che poi sarebbe culminato con l’arrivo del piccolo paziente in sala anestesia. L’ispirazione nasce dall’idea di vedere il percorso del paziente come un ‘Nature Trail’ (‘Sentiero nella natura’), dove le pareti dell’ospedale diventano una tela naturale sulla quale, attraverso il tocco, si illuminano punti che rivelano le varie creature della foresta: cavalli, cervi, ricci, uccelli e rane.

L’opera, che copre le pareti del corridoio, è costituita essenzialmente da due elementi: i pannelli a LED integrati e la carta da parati con la grafica che riproduce gli alberi e il fogliame della foresta. I pannelli a LED sono incorporati nella superficie della parete a diverse altezze in modo da essere fruibili da bambini di diverse età. L’opera consta di 70 pannelli a LED, per un totale di 72.000 LED.

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.