Big Appetites, Christopher Boffoli

zesty mower

Big Appetites è una serie di fotografie dell’artista Christopher Boffoli. Le immagini ricreano delle situazioni immaginarie e paradossali dove Lillipuziani (egli stesso riconosce l’ispirazione dai Viaggi di Gulliver di Jonathan Swift) del XXI secolo abitano un mondo di cibi giganti. L’ironia e l’ilarità della serie non nasconde però una satira pungente su quelli che sono gli eccessi del cibo (e non solo) della cultura americana. Così troviamo calciatori che giocano a pallone con dei grani di pepe, astronauti in spedizione alla scoperta di un monolite gelato (richiamo della scena di 2001 Odissea nello spazio di Kubrick), dei sub intenti ad esplorare le profondità di una tazza di tè, degli scalatori alle prese con una montagna di biscotti e molto altro.
Le fotografie sono state pubblicate in più di 95 paesi in tutto il mondo.

redrum
zesty mower
octopus survey team
zesty mower
mustard technician
macaron
ice cream sandwich monolith
exotic pets
egg crack crew
doughy trespass
deep tea divers
cookie climbers
cone camping
cocoa beach (2)
clamshell lovers
blackberry CSI
banariders
rock candy icefall


Big Appetites
è al momento in mostra alla Winston Wächter Fine Art di New York City, sino al 31 luglio 2013, ma il progetto è stato anche raccolto nelle 256 pagine del volume “Tiny people in a world of big food”, edito da Workman Publishing, presto disponibile anche in Italia.

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.