Errata Corrige,
Ekaterina Panikanova

Ekaterina Panikanova, nata a San Pietroburgo nel 1975 vive e lavora tra Roma e San Pietroburgo.

Errata corrige è un ciclo di opere realizzate intervenendo con un segno pittorico nero e intenso su stampe e vecchi quaderni che Ekaterina trova nei mercatini dell’usato. I disegni indagano la psiche umana, in particolar modo l’infanzia e i traumi psicologici che ogni essere porta con sé per tutta la vita.

L’assunto sul quale l’artista fonda il suo lavoro è quello della metafora dell’ostrica e della perla: l’ingresso della sabbia rappresenta un elemento di disturbo per la conchiglia, la quale inizia a ricoprire il detrito con strati di madreperla allo scopo di difendere i propri tessuti dall’irritazione. Così si genera la perla.
Come per l’ostrica, l’essere umano si trova sin dall’infanzia a fronteggiare traumi ed esperienze che influenzeranno la sua vita. L’individuo ha in mano il proprio destino scegliendo se considerarli elementi di stress e negatività oppure se trasformarli in “perle” e renderli occasioni e possibilità.

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.