Food Chocolate Design, Happycentro / Sabadì

 

Food. Chocolate. Design è il progetto promosso da Simone Sabaini di Sabadì (cioccolato biologico di Modica) e lo studio veronese Happycentro, che ha visto un produttore artigianale di cioccolato, otto produttori di eccellenze italiane, sedici graphic designers e otto food bloggers dare vita a 16 ricette, 32 poster, 1 libro, 1 Alfabeto Del Gusto e 1 mostra.

Il punto di partenza è il tema del rispetto della terra: indagando differenze e similitudini, passando per il gusto e l’olfatto, i produttori artigianali diventano dei veri e propri designer che arrivano a stimolare tutti gli altri sensi, dimostrando che il mondo del food e il mondo del design si possono incontrare, oltre che per esigenze strettamente legate alla comunicazione di prodotto, per dar vita a un progetto dallo straordinario potenziale espressivo.

Il cioccolato artigianale di Modica Sabadì è il filo conduttore intorno al quale sono stati creati otto abbinamenti, insieme con lo stesso numero di interpreti di qualità, dando vita ad una nuova esperienza di gusto espresso in forma di ricette.

Da questo lavoro (presentato durante Taste 2013 a Firenze) è nato un libro, un piccolo e prezioso volume per custodire quest’esperimento nella memoria, per raccontare i poster in mostra, l’alfabeto del gusto e le ricette realizzate per il progetto. Il libro è stato pubblicato e distribuito dalla Red Publishing.

Il making of del libro
Qui sotto alcune immagini e un video che illustrano la realizzazione del libro.

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.