Graft, Qiyun Deng

Graft è la serie di stoviglie usa e getta che attinge al mondo vegetale, realizzata in bioplastica PLA dal progettista cinese Qiyun Deng.

Il progetto ha avuto inizio con la decisione di Deng di utilizzare elementi ispirati alle piante come mezzo strutturale delle posate. Struttura e forma in natura esistono autonomamente e possono essere prese in prestito per servire la funzionalità di oggetti artificiali. Un gambo di sedano per esempio funge da manico per la forchetta, un petalo di carciofo diventa l’incavo del cucchiaio, un gambo di ananas è la lama di un coltello e una carota come manico di un piccolo cucchiaio.
Deng ha raccolto verdure e frutta con caratteristiche tattili e formali particolari e riprodotto le loro texture con la resina cercando di trovarne la corretta applicazione.

La bioplastica PLA, utilizzata per questi prodotti, deriva da fonti rinnovabili e rende la serie di utensili completamente biodegradabile, risolvendo il problema dello smaltimento tipico dei prodotti monouso. Anche se una volta visti questi piccoli prodotti… siamo davvero sicuri di volerli buttare?

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.