Alla fine degli anni Settanta, Henri Cartier-Bresson scelse 133 scatti per il volume Henri Cartier-Bresson. Photographer che sarebbe stato pubblicato nel 1979. Non sappiamo con esattezza quali presupposti siano stati adottati per selezionare quegli scatti, ma la cosa certa è che ne è scaturita una mostra antologica completa ed esaustiva che racconta la storia dei “momenti decisivi” che hanno contraddistinto la vita artistica di un personaggio nato per rubare le immagini al tempo e cresciuto per testimoniare, in modo assolutamente personale, alcuni degli istanti che sarebbero diventati storici, mitologici e memorabili.
“La mia passione non è mai stata per la fotografia in sé, ma per la possibilità, dimentichi di sé, di registrare in una frazione di secondo l’emozione procurata dal soggetto e la bellezza formale, cioè una geometria svelata da quello che ci si offre. Il “tiro” fotografico è un mio quaderno di schizzi” (Henri Cartier-Bresson)
La mostra Henri Cartier-Bresson. Photographer, che si terrà fino al 3 novembre 2013 al Lu.C.C.A., realizzata in collaborazione con la Fondazione Henri Cartier-Bresson e con la Magnum Photos di Parigi, documenta la lucida imprevedibilità di un artista che non ha mai permesso alla ragione di disciplinare l’istinto e di lenire la forza delle coscienti illusioni che, con la sua pazienza e maestria, si sono trasformate negli scatti immortali e infiniti di attimi in divenire.
I campi di deportazione di Dessau, gli ultimi giorni del Kuomintang in Cina, il funerale di Gandhi, il funerale di un attore di Kabuky in Giappone, ritratti di personaggi come Jean Paul Sartre, Truman Capote, Ezra Pound ed Henri Matisse, alcuni dei paesi e delle città più particolari del mondo (tra cui Istanbul, Mosca, Berlino, Parigi, Firenze, Siena, Boston, Londra, Messico, Siberia, Arizona) uniti a una galleria di dettagli umani, a una raccolta di espressioni e di emozioni legate alla spensieratezza e alla meravigliosa incoscienza dei bambini, ai sogni degli innamorati, al precario riposo di personaggi inseriti in una quotidianità fermata nell’essenza della sua realtà. Sono questi alcuni dei temi di fotografie che compongono un’antologica irripetibile proprio perché selezionata dallo stesso artista nell’intento di evidenziare l’importanza dell’istante.