Fotografia
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City of shadows, Sydney Police Photographs 1912-1948

Alla fine del 1980 l’Historic Houses Trust mise in salvo quattro tonnellate di negativi della criminalità forense, realizzati dalla Polizia del New South Wales tra il 1912 e il 1960, da un magazzino allagato a Lidcombe e li trasferì al Museo della Giustizia e della Polizia di Sydney. Quindici anni dopo, l’Historic Houses Trust ha realizzato un libro,  City of Shadows Sydney Police Photographs 1912 – 1948, con una selezione di oltre 200 fotografie tratte da questo archivio straordinario, gettando una luce sull’affascinante mondo sotterraneo e oscuro di Sydney degli anni a cavallo tra le due guerre mondiali.

Lo scrittore e accademico Peter Doyle, nonché autore del libro, ha trascorso tre anni nel loft cavernoso del Museo di Giustizia e Polizia di Sidney spulciando tra le centinaia di migliaia di immagini, selezionandone una ristretta quantità e scoprendo le storie che si celavano dietro di loro. Così si è ritrovato nelle strade buie, nei vicoli e nei sudici negozi all’angolo, ha scoperto i pub, le fabbriche, le cucine, i salotti e le camere da letto della vecchia Sydney in cui i crimini e gli incidenti sono accaduti. Doyle ha anche incontrato la gente di questo mondo – i ladri, i killer, gli spacciatori, le prostitute, i tossici, gli assassini occasionali – attraverso una serie incredibile di fotografie segnaletiche di uomini, donne e bambini che si sono trovati coinvolti in crimini come autori, vittime o semplicemente spettatori.

Con i controlli incrociati di nomi, date, dati della polizia e giornali del giorno siamo stati in grado di mettere insieme molte delle storie dietro le fotografie, ma nella maggior parte dei casi non abbiamo nessuna informazione aggiuntiva rispetto a quello che viene suggerito da l’immagine stessa. Ogni fotografia offre un intimo, crudo e spesso indimenticabile ricordo delle persone misteriose e dei luoghi oscuri di una perduta Sydney che solo in parte possiamo ancora riconoscere oggi (Peter Doyle)

Autori: Peter Doyle e Caleb Williams
Pubblicato da: Historic Houses Trust of NSW (12 febbraio 2007)
Pagine: 240
$65.00

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Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo: “Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.

Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

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