Dal 22 giugno scorso, al K21, una delle due sedi del Kunstsammlung di Düsseldorf, è sospesa a oltre 25 metri d’altezza la grandiosa installazione di Tomás Saraceno In orbit: una struttura di acciaio e vetro che sovrasta la piazza dell’edificio su tre diversi livelli. Agganciate alla struttura, che copre 2.500 mq, vi sono una mezza dozzina di sfere di otto metri e mezzo di diametro. I visitatori possono accedere dentro le sfere, vivendo una esperienza surreale, sospesi a metà tra le nuvole o il paesaggio sottostante. Visti da chi resta a terra sembrano fluttuare liberi nello spazio.
Quando l’istallazione è vissuta da più persone la loro presenza altera tutta la rete di connessioni generando dei movimenti. Lo spazio viene percepito così attraverso delle vibrazioni, che Saraceno definisce come nuove forme di comunicazione.
In orbit fa parte del progetto più vasto di Saraceno che si chiama Air-Port-City, la città del futuro sospesa in aria.
Anche se l’utopistica città di Saraceno è proiettata nel futuro, l’ispirazione viene dal passato, da Jules Verne e dalle cupole geodetiche di Buckminster Fuller. Un passato destrutturato e reinserito in un presente che ha bisogno di risposte per salvare una terra oramai inabitabile a causa della crescita della popolazione mondiale e alle drammatica crisi ecologica.
Ma forse solo guardando in alto si potrà trovare una soluzione!