House Industries per Richard Sachs Cyclocross Team 2013 – 2014

Quello di cui parleremo in questo articolo è di quanto più interessante può nascere dal connubio di un prodotto di grande qualità con un eccellente progetto di identità visiva: Richard Sachs, considerato il “padrino” dei costruttori di bicicletta handmade degli Stati Uniti (dal 1972), ha collaborato con la celebre type foundry americana House Industries fondata da Andy Cruz e Rich Roat nel 1993. Dopo due anni di lavoro insieme, hanno completamente ripensato l’immagine del marchio più rispettato e venerato nel circuito americano di ciclocross.

Il Team di ciclocross di Sachs, presente nelle competizioni da più di un decennio, utilizzava in precedenza una livrea rossa e gialla (nelle foto qui sotto), che House ha “fuso” optando per il colore arancione, che ora caratterizza i telai e gli altri elementi della corporate identity, insieme a un secondario color panna e il nero dei componenti (cavi, nastro manubrio ecc.).

Designer e artisti di House hanno lavorato con Joe Bell per la verniciatura e con Gary Prange per le decalcomanie creando un mix unico di colori e grafica per i telai capace di riflettere l’elegante semplicità di ogni bicicletta Richard Sachs. I nuovi modelli offrono sia la coerenza sia la flessibilità necessarie per adattare il progetto alla varietà di taglie e dei componenti. Ad esempio, il logo Richard Sachs sul tubo sella è bilanciato per convivere sempre con efficacia con la fascetta in fibra di carbonio del deragliatore anteriore.

House Industries ha inoltre ridisegnato una nuova versione della firma Richard Sachs per l’uso sul tubo orizzontale della bicicletta e in altri elementi di branding .

Logo firma Richard Sachs

Il carattere utilizzato per il logotipo, da circa due anni, è il Neutraface No.2 Titling (della stessa House Industries) che, per coerenza e qualità, è stato mantenuto nel nuovo progetto insieme al logo ‘ RS ‘.

Io sono Richard Sachs. Costruisco telai di biciclette dal 1972. E, a differenza di molti miei colleghi che possono mettere i loro nomi su telai costruiti da loro assistenti o costruiti in Oriente che poi venderanno qui, io lavoro da solo. Per un telaio Richard Sachs decido la geometria, mi occupo del taglio e della brasatura dei tubi, delle saldature, e di tutte le operazioni necessarie per completare dai 4 ai 6 telai al mese (Chi ordina una bicicletta Richard Sachs è disposto ad aspettare anche 7 anni [N.d.R.]). È sempre stato così.

Io non costruisco concept bike, esemplari campione ad uso commerciale o prototipi inutilizzabili. Non scelgo gli ultimi angoli per la posizione di guida di questa stagione. E non cambio la mia scelta di materiale, la forma del tubo, o il processo di giunzione nei nuovi modelli ogni anno.
Quello che costruisco sono telai razionalmente progettati, costruiti con precisione, rifiniti a mano. Io uso tubi Columbus PegoRichie saldati con un processo di fusione “a cera persa”, con raccordi del miglior acciaio forgiato e stampato a disposizione. Per le mie biciclette assemblate uso un insieme di Sram Red e Sram Force e componenti di Selle San Marco, Vittoria, Zipp, Cole Wheels, Cane Creek, Wippermann, e Off-The-Front per completare i miei telai.

Gli ultimi anni hanno visto una crescente preoccupazione per l’importanza dei materiali della struttura in relazione alle prestazioni di una bicicletta. Per alcune aziende, si utilizzeranno esclusivamente tubi composti da materiali altamente tecnologici. Altre aziende sostengono che le loro biciclette sono progetti di sofisticata ingegneria. Altri ancora possono invogliare con volantini raffiguranti grafici a barre e fabbricazione assistita dal computer (CAD / CAM) per legittimare i loro prodotti. In contrasto con tutto questo, io faccio le cose nel “vecchio” modo. Pochi produttori di biciclette sono in grado di offrire un telaio costruito come il mio.

L’ anello debole è sempre la forza lavoro. E tutti i nuovi materiali, forme tubo, o processi di giunzione disponibili per l’industria non possono mascherare i compromessi che sono endemici nei prodotti di massa ma anche nella costruzione di telai in bassi volumi. Pochi o nessuno sono in grado di coprire le scorciatoie prese dai produttori il cui obiettivo principale è quello di produrre il maggior numero di unità al costo più basso.

L’industria della bicicletta fa i soldi. Io faccio le bici.
A Richard Sachs Cycles, io sono la forza lavoro.

Dal 1972 il mio obiettivo è stato quello di creare un telaio della bicicletta ben fatto, costruito a mano, realizzato su misura. Nel corso degli anni sono stato in grado di unire la mia esperienza in questo sport con il mio approccio artigianale alla costruzione di telai e di sviluppare un processo di realizzazione ripetibile che mi permette di produrre un telaio perfettamente dritto, ben bilanciato, ideale per le esigenze di tutti e di ogni cliente che desideri effettuare un ordine.
Insisto sulla effettiva qualità, piuttosto che sulla qualità percepita. Il successo mi rendo conto è dovuto, in parte, per l’impegno che metto per assicurare che nessun compromesso esista nel design, nei materiali, nella costruzione di un telaio o bicicletta Richard Sachs.
Sono fermamente convinto che i miei standard elevati sono stati un più facili da raggiungere perché io lavoro da solo. Non ho alcun apprendista e non impiego nessun aiuto esterno, sia nella mia stanza da lavoro, o sotto forma di subappaltatori. Dall’inizio alla fine, faccio tutto. Incluso rispondere al telefono. Se vuoi sapere di più su i miei telai di bicicletta e come sono fatti… se hai una domanda sul design del telaio o sulla costruzione, la taglia adeguata, l’allineamento accettabile, le tolleranze… qualsiasi cosa, chiamami. Io sarò quello che risponderà alla chiamata, e sarò molto lieto di dirvi di più.

Realizzate a mano da Richard Sachs in edizione limitata di 10 pezzi

Tubi Columbus PegoRichie
Richie-Issimo Fork Crown 2.0
Forcellini Richard Sachs Piccoli Gioielli Dropouts
Verniciatura Joe Bell
Ruote Cole per Richard Sachs
Tubolari Challenge per Richard Sachs
Headset e freni Cane Creek
SellaSelle San Marco Aspide
Pedali Crank Brothers
Misuratore di potenza Stages Cycling
Nastro manubrio Cinelli Volée
Catena Connex

Richard Sachs

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

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