Chocolate-paint, Nendo (Oki Sato)

Oki Sato, nato nel 1977 a Toronto, in Canada, ha studiato architettura alla Waseda University di Tokyo.
Ha conseguito il Master nel 2002 e, nello stesso anno, fonda lo studio Nendo a Tokyo, ora con sede anche – a Milano.

Nendo ha disegnato per il department store giapponese Seibu una speciale confezione di cioccolatini in edizione limitata che ha la forma inconsueta di un set di colori ad olio. I tubetti sono di cioccolato e al posto del colore troviamo sciroppi aromatizzati. Le etichette indicano il sapore di ogni cioccolato e inoltre permettono di tenere con le dita il tubetto-cioccolatino senza sporcarsi.

Un progetto che unisce quell’emozione tipicamente infantile che si prova nell’aprire una nuova scatola di colori e quel sottile piacere che ci dà una scatola di cioccolatini ricevuti inaspettatamente.

Il nostro obiettivo progettuale è costantemente quello di regalare alle persone un piccolo ” ! ” Moment. Ci sono tanti piccoli momenti di sorpresa nascosti nel nostro quotidiano ma noi non li riconosciamo e anche quando questo succede, si tende a resettare inconsciamente la nostra mente e dimenticare quello che abbiamo visto.

Ma noi crediamo che questi piccoli momenti sono ciò che rende le nostre giornate così interessanti, così ricche.
Ecco perché vogliamo ricostruire la quotidianità attraverso la loro raccolta e il loro rimodellamento in qualcosa che è facile da capire.
Vorremmo che le persone che incontrano i nostri progetti sentissero intuitivamente questi piccoli ” ! “. Questo è il lavoro di Nendo.

ph. by Ayao Yamazaki

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.