Post Match, Leo Fitzmaurice

Leo Fitzmaurice, classe 1963, è un artista nato a Shropshir, West Midlands – Inghilterra. Ha studiato a Leicester, Liverpool e Manchester ed è conosciuto per la sua serie di opere provenienti da oggetti di scarto. Per Leo infatti la nostra società è già sovrabbondante di oggetti, prodotti e di conseguenza rifiuti; per questo la sua arte è rivolta al riutilizzo di ciò che già esiste e che nella maggior parte dei casi finisce nella spazzatura…o come in questo caso per le strade. Vi proponiamo infatti il progetto Post match che Leo porta avanti da ben dieci anni.

“L’idea mi è venuta in un pomeriggio freddo e piovoso. Da quel giorno ho raccolto 800 scarti di pacchetti di sigarette trovati lungo i marciapiedi di tutto il mondo e li ho modellati trasformandoli in magliette di calcio in miniatura.”

La marca di sigarette diventa così lo sponsor della squadra calcistica, mentre la parte superiore del pacchetto si stacca dal corpo, e dispiegandosi dall’interno, si trasforma in una sorta di T che ricorda una divisa da calcio con colletto incluso le cui maniche sono i lembi laterali del pacchetto stesso.

“Questo è il genere di cose sciocche che fanno gli artisti: riadattare i riferimenti della cultura del consumo attraverso un processo di ossessiva ripetizione creando un’opera che è tanto piacevole quanto totalmente inutile!”

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.