I filmmaker di ZERO (Niccolò Falsetti e Stefano De Marco + Alessandro Grespan) hanno realizzato tre video per una “campagna di sensibilizzazione per il rispetto dei lavori creativi” con l’hashtag #coglioneNo.
#coglioneNo è la reazione di una generazione di creativi alle mail non lette, a quelle lette e non risposte e a quelle risposte da stronzi.
È la reazione alla svalutazione di queste professionalità anche per colpa di chi accetta di fornire servizi creativi in cambio di visibilità o per inseguire uno status symbol.
È la reazione a offerte di lavoro gratis perché ci dobbiamo fare il portfolio, perché tanto siamo giovani, perché tanto non è un lavoro, è un divertimento.Questo gennaio ZERO vuole unire le voci dei tanti che se lo sentono dire ogni volta. Vogliamo ricordare a tutti che siamo giovani, siamo freelance, siamo creativi ma siamo lavoratori, mica coglioni.
||||||||||||||||||||||||
Zero perché il mondo è finito e non ce ne siamo accorti. Perché è finita la nostra fiducia nei confronti di qualsiasi istituzione, di qualsiasi forma di rappresentazione, di qualsiasi senso che voglia dirsi unico, atavico, assoluto, definitivo. Zero perché i soldi sono finiti. Da un pezzo. E noi di soldi nostri non ne abbiamo mai avuti. Zero perché quando sono cadute le maschere delle mille opportunità che doveva darci il terzo millennio, ci siamo ritrovati senza scelta. Spalle al muro. Zero che è la metà di un codice binario, nostra essenza linguistica. Il codice del DNA che lasceremo ai figli degli immigrati. Zero perché qua fuori non c’è più nessuno. Zero perché finalmente possiamo partire perché sappiamo da dove partire. Zero come tutto quello che abbiamo da perdere. Zero come la fiducia in noi stessi che faremo finta di avere. Zero come quello che vogliamo dire. Zero quello che c’è rimasto da dire. Zero quello che abbiamo capito finora. Zero è forse tutto ciò che riusciremo a capire. Zero è il buco nero che risucchia il nostro universo pieno di rifiuti. E risucchia anche l’unica parola che lo compone. E tutte e quattro le sue lettere. Zero come la farina dei parlamentari, dei ragazzi dei quartieri alti, e di quelli dei quartieri bassi. Zero come il coraggio, come la paura, come la rabbia, come la vendetta e come la pace. Zero come ieri, oggi e domani. Zero come queste righe. Zero come noi.
||||||||||||||||||||||||