Penique Productions:
quando lo spazio si fa arte

Penique Productions è un collettivo nato a Barcellona nel 2007 formato da artisti specializzati in diverse discipline che hanno unito le forze per realizzare installazioni temporanee.
Il punto di partenza del progetto è la selezione di uno spazio dove agire, generalmente un edificio o un abitazione. Una volta stabilito il luogo, viene gonfiato un grande pallone colorato che espandendosi  invade completamente tutto lo spazio che lo accoglie. In questo modo il pallone aderisce all’architettura in cui è contenuto diventandone parte e l’installazione muta e si adatta al suo contenitore. L’opera d’arte non è mai uguale a se stessa ma sempre in trasformazione.

Anche il luogo di partenza non è più lo stesso assumendo così una nuova identità. L’arte non fa soltanto mostra di sé ma trasforma lo spazio che l’accoglie superando in qualche modo la separazione tra opera e contenitore.
Il team si avvale inoltre di illuminazioni che enfatizzano l’effetto della plastica colorata ottenendo così dei risultati davvero scenografici, che riescono a rendere il nuovo ambiente quasi irriconoscibile.

Il gruppo è composto da Sergi Arbusà, Pablo Baqué, Chamo San e Pol Clusella. I loro punti di riferimento sono artisti come Christo e Jeanne-Claude, e contemporanei come Rachel Whiteread, Kimihiko Okada, Doris Salcedo,Hans Hemmert, Michael Landy, Tomas Saraceno ed Ernesto Neto.

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.