‘Nocturne’, Thomas Campi

Nocturne è il libro a colori, 80 pagine, di Thomas Campi.
Una collezione di disegni, bozzetti, illustrazioni e qualche tavola che mostra il processo di illustrazione che attraversa diversi generi, dai soggetti romantici a situazioni surreali e personaggi.

“Amo il mio lavoro e sono molto fortunato di avere l’opportunità di disegnare per vivere. Sogno ogni giorno di dare forma al mio Art Book. Per alcuni mesi ho disegnando molto durante la notte. Ogni volta qualcosa di diverso, qualcosa di nuovo, personaggi, schizzi di colore, illustrazioni. Ognuno di questi disegni è uno stato d’animo, una sensazione, rabbia verso qualcuno o me stesso, una canzone che stavo ascoltando, un sogno o solo un’immagine nella mia testa. Ho provato a mettere tutti quei sentimenti nei colori. Questo è Nocturne, la sublimazione dei miei diversi stati d’animo.

Thomas Campi è nato a Ferrara, ma attualmente vive e lavora a Hangzhou, in Cina.
Disegna fumetti da oltre 14 anni, il suo lavoro è stato pubblicato in Italia, Francia, Belgio, Svizzera, Canada, Brasile, Corea da diversi editori, quali: Sergio Bonelli Editore (Italia), Coniglio Editore (Italia), Adonis / Glénat (Francia), LeLombard (Francia-Belgio), Dupuis (Francia-Belgio), Munhakdongne (Corea), tra gli altri. Il mio ultimo libro è Les Petites Gens pubblicato nell’ottobre 2012 da LeLombard (Bruxelles, Belgio).

Attualmente sta disegnando una graphic novel per Edizioni Dupuis, scritto dalla giornalista belga Pascale Bourgaoux (RTBF Television) in collaborazione con lo scrittore Vincent ZaBus. Sta illustrando un libro per Edizioni ELI (Italia).

Thomas ha avviato una campagna di crowdfunding per raccogliere i fondi necessari per la pubblicazione del libro.

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.