Fotografia Europea 2014, Vedere. Uno sguardo infinito

Entranced But Threaten, dal libro di Maanantai, Nine Nameless Mountains, Kehrer Verlag, 2013

Con le giornate inaugurali, dal 2 al 4 maggio 2014, prende il via la nona edizione di Fotografia Europea di Reggio Emilia. Quest’anno il festival propone come filo conduttore la riflessione sullo sguardo, prendendo spunto dalla lezione del maestro Luigi Ghirri e sviluppandosi attraverso un articolato programma di mostre e installazioni.

Le immagini di Ghirri hanno fatto scuola: suddivise in Icone, Paesaggi e Architetture vengono ora raccolte e presentate in una eccezionale retrospettiva ai Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia. Trecento scatti che testimoniano la forza e l’attualità del suo Pensare per immagini (titolo della mostra) e una ricca selezione di cartoline, libri, riviste e dischi che ne ricordano il ruolo di illuminato animatore culturale degli anni Settanta e Ottanta del Novecento.

L’esposizione dedicata all’artista emiliano, scomparso nel 1992, è il faro della nona edizione del festival: la luce che accende e guida un percorso di ricerca nel quale le immagini non si limitano a provocare dei pensieri, ma li evidenziano in tutta la loro autonomia. Al pubblico di Fotografia Europea viene offerta la possibilità di affrontare questo cammino seguendo un ventaglio di possibili focus tematici: dall’approfondimento sul ruolo del libro fotografico (le mostre Senza meta. Il libro come pensiero fotografico e Divine Violence di Adam Broomberg e Oliver Chanarin) al dipanarsi dell’elemento surrealista nella fotografia (Illusionismo surreale sulle cartoline fotografiche del primo Novecento, la personale dedicata alla fotografa di moda francese Sarah Moon, gli sguardi alternativi di Silvia Camporesi, Paolo Simonazzi e Andrea Ferrari), dalle esposizioni focalizzate sulla visione del presente e nel presente (Simone Bergantini e Massimiliano Tommaso Rezza) per arrivare al tema della perdita del progetto Speciale Diciottoventicinque.

Foto Luigi Ghirri – Collezione privata Annarella Giudici
Entranced But Threaten, dal libro di Maanantai, Nine Nameless Mountains, Kehrer Verlag, 2013
Luigi Ghirri_Parigi, 1972 | Courtesy Fototeca Biblioteca Panizzi, Reggio Emilia_Courtesy ©Eredi Ghirri
Silvia Camporesi, Planasia #7 (Forte Teglia), Isola di Pianosa, 2014 stampa in bianco e nero su carta fotografica archival matte colorata a mano Courtesy Silvia Camporesi

Quest’anno la manifestazione si caratterizza per la partecipazione di Magnum Photos, la famosa agenzia fotografica internazionale, protagonista di una serie di iniziative come la grande retrospettiva, presentata per la prima volta a Reggio Emilia  in occasione di Fotografia Europea, di Herbert List, comprendente un centinaio di opere provenienti da Herbert List Estate e la mostra collettiva No Place Like Home, in cui otto fotografi contemporanei della Magnum si confrontano con il tema dell’abitare. Alcuni dei fotografi presenti in mostra saranno protagonisti dei workshop che si terranno durante le giornate inaugurali.

Arricchiscono la proposta espositiva del festival l’affascinante ritratto – tra immagine e musica – del percorso artistico dei CCCP Fedeli alla linea e della loro “soubrette” Annarella, la personale dedicata a Erich Lessing su fotografia e industria (a cura del MAST di Bologna) e una selezione di opere dei fotografi che dal 2006 hanno partecipato a Fotografia Europea dando vita alla Collezione, conservata nella Fototeca della Biblioteca Panizzi.

Building an Ocean-liner for the Pacific and Orient Lines at the Harland and Wolff Wharf in Belfast, Northern Ireland,1958

Come sempre, le giornate inaugurali accompagnano il vernissage delle mostre con una serie di incontri, conferenze, workshop, visite guidate alle esposizioni, book signing e spettacoli, in cui gli artisti, i curatori e altri protagonisti del mondo della fotografia, della cultura e dell’arte si confrontano con il pubblico. Ad animare Piazza San Prospero venerdì 2 maggio sarà la Giovane Fotografia Italiana#03 con una proiezione di immagini dagli archivi GAI accompagnate dal dj set di Daniele Baldelli, il precursore dei dj italiani. La mattina di sabato 3 maggio sarà invece caratterizzata dalla tavola rotonda Come si inquadrano le immagini. Riflessioni sulla cornice, protagonisti i filosofi Armando Massarenti e Maurizio Ferraris, in dialogo con il curatore Riccardo Panattoni (ore 11, Musei Civici Palazzo San Francesco). Nel pomeriggio (ore 16, Musei Civici Palazzo San Francesco) l’incontro Alchimie. Il mondo parallelo di Sarah Moon” con la fotografa Sarah Moon e la curatrice Laura Serani coinvolgerà anche la giornalista e photo editor Giovanna Calvenzi. Alle ore 18 invece in occasione della conferenza “Una divina violenza” il curatore Walter Guadagnini e Oliver Chanarin dialogheranno della mostra di Adam Broomberg & Oliver Chanarin legata al tema del conflitto. Alle ore 22, nell’area del Parcheggio ACI di via Secchi, concerto dei Marta sui Tubi, band storica dell’underground rock italiano, applaudita nel 2013 sul palco del Festival di Sanremo. Le conferenze proseguono domenica 4 maggio, a partire dalle ore 10 con l’appuntamento “Sfogliare. Il libro fotografico” con il curatore Elio Grazioli e i fotografi Valeria Accili, Carlos Cancela Pinto, Piergiorgio Casotti, Amaury Da Cunha, Stefano Graziani, Edward Newton e Eva Vermandel. Alle ore 12 si prosegue con “Collezionare fotografie nell’età post-fotografica”: Walter Guadagnini storico della fotografia e curatore della Collezione Unicredit di arte contemporanea dialoga con Urs Stahel, direttore della Collezione MAST di Bologna e con Margit Zuckriegl direttrice della Collezione Nazionale di Fotografia Museum der Moderne Rupertinum di Salisburgo e Collezione Fotografis di Bank Austria. Alle 16, ai Musei Civici Palazzo San Francesco, in occasione della conferenza “La fotografia per la memoria. Gli archivi fotografici patrimonio della contemporaneità” la giornalista e photo editor Giovanna Calvenzi dialogherà con la responsabile della Fototeca Biblioteca Panizzi Laura Gasparini e la storica della fotografia Maria Antonella Pelizzari coordinate dalla giornalista e photo editor Renata Ferri (in collaborazione con Premio Tempo Ritrovato. Fotografie da non perdere che propone a Reggio Emilia la mostra Archivio Federico Garolla vincitore della prima edizione del premio). Il libro Annarella Benemerita Soubrette CCCP Fedeli alla Linea (Quodlibet, 2014) sarà al centro dell’incontro con gli autori Annarella Giudici, Giovanni Lindo Ferretti e Rossana Tagliati, lo scrittore e critico letterario Marco Belpoliti e lo psichiatra e scrittore Benedetto Valdesalici (ore 18, Spazio Gerra) e gli ospiti d’eccezione Danilo Fatur e Massimo Zamboni. Alle ore 20 ai Musei Civici è in programma la presentazione del libro Cose ritrovate (Marsilio, 2014) con il fotografo Paolo Simonazzi, lo scrittore Ermanno Cavazzoni, lo storico e critico della fotografia Denis Curti e l’attore Ivano Marescotti, coordinati dal direttore dell’Agenzia informazione e comunicazione della Regione Emilia Romagna Roberto Franchini.

Andrea Ferrari, Wild Window # 4, 2007 © Andrea Ferrari _Courtesy Michael Hoppen Contemporary

Jean Baudrillard, Paris, 1986 | Courtesy Marine Baudrillard

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.