Oblì, a flat world

Questo progetto nasce durante un workshop universitario con Sovrappensiero Design Studio il cui obiettivo era la creazione di un prodotto adatto per una campagna su Eppela, la piattaforma italiana online di crowdfunding.

Il progetto è stato sviluppato dai tre giovani designer Kun, Imma e Davide. La loro sfida era quella di ottenere un oggetto partendo da un elemento bidimensionale, definendo poi due prodotti da un unico foglio circolare plastico. Il risultato di questa esperienza è Oblì, contemporaneamente tappo dosatore per riso e divisore di albume e tuorlo d’uovo.
Si tratta di un utensile, la cui configurazione spaziale muta in relazione all’utente e al momento dell’utilizzo.Quando non è usato, è in riposo e dunque persiste nella condizione bidimensionale, in modo da non occupare spazio inutile. Si trasforma in oggetto in azione e funzionale solo tramite la relazione con l’utente, che lo porta alla configurazione tridimensionale.

Oblì è attualmente sulla piattaforma italiana di Crowdfunding EPPELA. Il finanziamento richiesto è di 3500 €, in cui sono compresi tutti i costi per gli stampi per fustellatura e cordonatura, della stampa sull’oggetto, e per coprire i costi dei premi corrispondenti alle donazioni che saranno effettuate. Grazie a questo finanziamento Oblì potrà essere prodotto in un grande numero di pezzi e potrà vedere la costruzione di un brand di oggetti bidimensionali/tridimensionali attorno ad esso.

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.