Il mondo di James Jarvis

Dance party

Nato a Londra nel 1970 e cresciuto con una dieta a base di Richard Scarry, Hergé, Judge Dredd e Albert Camus, James Jarvis è un illustratore e toy designer, pioniere dei vinyl toys. Jarvis ha lavorato per clienti come Coca-Cola, Converse, MTV, Nike, Nokia, Sony e Stüssy. Il suo lavoro è stato pubblicato in tutto il mondo. Nel 2002 Jarvis ha fondato una società, Amos (in collaborazione con Russell Waterman) che progetta e produce giocattoli (figures) in vinile, libri illustrati e T-shirt.

Jarvis sta pubblicando quotidianamente un fumetto, Spheric Dialogues. Vive e lavora a Londra con la sua compagna e due figli.

“Monumento al nulla”
black sphere white sphere
“sfera pensierosa”
Stussy Foundation for Responsible Street Culture
“Peace” e “Fuck off”
Spheres dialogues
Spheres dialogues
Spheres dialogues
Spheres dialogues
Spheres dialogues
Amos graphics
Amos graphics
Amos graphics
Amos graphics – superken
Amos graphics – klassic ken
Amos graphics – Einstein
Wiggs e Rusty
Vortigern’s Machine
Martin X gang
Playground
untitled spheres
52 Spheres
Dance party
Portrait by Jason Wen

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.