È passata un’altra settimana dal nostro ultimo reportage dal festival Memorie Urbane ed è venuto il momento di raccontare le opere realizzare da altri due artisti: il primo italiano, Agostino Iacurci, e l’altro russo, Alexey Luchko (LUKA). In questi mesi, fino a settembre, Design Playground seguirà le tracce dell’evento mostrando come tutte le città coinvolte stanno cambiando il loro volto. Pubblicheremo di volta in volta le immagini e i video che documenteranno tutte le opere realizzate dagli artisti. Il paesaggio urbano di questi luoghi cambierà e si rinnoverà. E noi saremo lì per mostrarvelo.
Agostino Iacurci, di cui abbiamo già parlato (in questo post) in occasione della mostra organizzata presso la galleria romana Wunderkammern, ha appena completato il nuovo murales di Arce, intitolato Homo Paleolicus che raffigura un personaggio in volo con un aereo di carta, sopra quello che sembra un paesaggio vulcanico. L’ironia tipica di Agostino inserisce nuovamente l’uomo in uno scenario di tensione tra opposti, da una parte la leggerezza e la fragilità dell’aereo che lo sostiene e dall’altra la pesantezza della minaccia che scaturisce dal basso. Un’alternanza tra serenità e catastrofe che viene resa attraverso un tratto illustrativo fatto di toni brillanti e piatti che si inseriscono nel contesto urbano quasi a fondersi cromaticamente con il paesaggio circostante.
Erede del Neoplasticismo di Le Corbusier, Luka tradisce la sua formazione architettonica con una preferenza per la composizione geometrica e la ricerca cromatica. Amante di artisti come Malevic ed El Lissitzky, interpreta la realtà con delle singolari lenti astratte attraverso le quali racconta un mondo con assoluta originalità. Stupisce l’abilità compositiva con cui, partendo da bozzetti realizzati sul proprio taccuino, sceglie le tecniche espressive più adatte, passando dalla pittura, al muralismo, al collage e alla scultura. Ecco qui i due murales realizzati per Memorie Urbane, uno ad Arce e l’altro a Terracina.