La figura di Paolo Paschetto (1885-1963) è forse poco nota al grande pubblico, ma notissimo a tutti è l’Emblema identificativo ufficiale della Repubblica Italiana da lui ideato, vincitore nel 1948, di un concorso lungo e complesso.
Paschetto fu artista poliedrico e nella sua lunga attività si è cimentato anche con la grande decorazione murale, con la grafica, le arti applicate, la pubblicità, i francobolli. La sua produzione si configura tra le più interessanti dell’epoca, in continuo rapporto con la cultura europea e con quanto di nuovo si produceva. In occasione del cinquantenario della morte, a Paschetto sono state dedicate diverse iniziative celebrative, culminate con due mostre romane, distinte ma correlate, realizzate grazie alla collaborazione tra il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e Roma Capitale.
Mentre la mostra presso l’Istituto nazionale per la Grafica – Museo didattico sì è conclusa, Paolo Antonio Paschetto. Artista grafico e decoratore fra liberty e déco è visitabile fino al 28 settembre presso i Musei di Villa Torlonia – Casino dei Principi.
L’esposizione, a cura di Alberta Campitelli e Daniela Fonti, dispiega la vasta attività di artista e decoratore di Paschetto mediante l’esposizione di oltre 200 opere, un ricchissimo materiale inedito, in gran parte conservato presso gli Eredi Paschetto di Torre Pellice (TO), proveniente anche dagli Archivi delle Arti Applicate, dal Museo Storico della Comunicazione (Roma) e da collezioni private. Un comitato scientifico composto dalle curatrici e da Irene de Guttry, Maria Paola Maino e Francesco Tetro affronta in varie sezioni la produzione dell’artista, presentando bozzetti e cartoni per affreschi, mobili, vetrate, ceramiche, ricostruendo a tutto tondo la figura di un importante artista formatosi nell’ambiente romano del primo ‘900 e che nella Città svolse una intensa ed apprezzata carriera.