Paolo Antonio Paschetto. Artista grafico e decoratore fra liberty e déco, Musei di Villa Torlonia

“Foggia ed uso dell’emblema dello Stato” (ACS, Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti)

La figura di Paolo Paschetto (1885-1963) è forse poco nota al grande pubblico, ma notissimo a tutti è l’Emblema identificativo ufficiale della Repubblica Italiana da lui ideato, vincitore nel 1948, di un concorso lungo e complesso.

Paschetto fu artista poliedrico e nella sua lunga attività si è cimentato anche con la grande decorazione murale, con la grafica, le arti applicate, la pubblicità, i francobolli. La sua produzione si configura tra le più interessanti dell’epoca, in continuo rapporto con la cultura europea e con quanto di nuovo si produceva. In occasione del cinquantenario della morte, a Paschetto sono state dedicate diverse iniziative celebrative, culminate con due mostre romane, distinte ma correlate, realizzate grazie alla collaborazione tra il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e Roma Capitale.

Bozzetto dell’emblema della Repubblica. 18 aprile 1948, tempera colorata, tracce di matita su cartone, 442×408, nel cartiglio REPUBBLICA ITALIANA (ACS, Presidenza del Consiglio dei ministri, Gabinetto, 1948-50, fasc. 3.3.2/12484 Concorso per l’emblema della Repubblica)
Paolo Paschetto nel suo studio a Roma, fine anni Trenta, APP

Mentre la mostra presso l’Istituto nazionale per la Grafica – Museo didattico sì è conclusa, Paolo Antonio Paschetto. Artista grafico e decoratore fra liberty e déco è visitabile fino al 28 settembre presso i Musei di Villa Torlonia – Casino dei Principi.

L’esposizione, a cura di Alberta Campitelli e Daniela Fonti, dispiega la vasta attività di artista e decoratore di Paschetto mediante l’esposizione di oltre 200 opere, un ricchissimo materiale inedito, in gran parte conservato presso gli Eredi Paschetto di Torre Pellice (TO), proveniente anche dagli Archivi delle Arti Applicate, dal Museo Storico della Comunicazione (Roma) e da collezioni private. Un comitato scientifico composto dalle curatrici e da Irene de Guttry, Maria Paola Maino e Francesco Tetro affronta in varie sezioni la produzione dell’artista, presentando bozzetti e cartoni per affreschi, mobili, vetrate, ceramiche, ricostruendo a tutto tondo la figura di un importante artista formatosi nell’ambiente romano del primo ‘900 e che nella Città svolse una intensa ed apprezzata carriera.

Bozzetto dell’emblema della Repubblica. 18 febbraio 1947, Tempera colorata su cartone, 400×337, nel cartiglio UNITÀ LIBERTÀ (ACS, Presidenza del Consiglio dei ministri, Gabinetto, 1948-50, fasc. 3.3.2/12484 Concorso per l’emblema della Repubblica)
“Foggia ed uso dell’emblema dello Stato” (ACS, Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti)
Ragazza con lira, 1908-1910, olio su tela, 232×120,5 cm, APP (e dettaglio ingrandito)
Dettaglio ingrandito di Vetrate con i simboli del Giglio e dell’Agnello, Tempio metodista di via XX Settembre, 1920.ca.

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.