In occasione dei Campionati Mondiali di Calcio del 2014 il numero #90 della rivista Colors, il trimestrale monografico di Fabrica, celebra il gioco più popolare al mondo con uno sguardo originale e alternativo. I riflettori questa volta non sono puntati sulle star, sul sistema calcio, sulla FIFA e su tutto ciò che è business (la Coppa del mondo non è neanche menzionata), i protagonisti sono infatti tutti coloro che il calcio lo vivono quotidianamente come sfogo, passione, divertimento, liberazione, fede, rivincita, libertà; tutti i 226milioni di calciatori amatoriali che ogni giorno popolano i parchi, le scuole, le strade, i luoghi di lavoro e anche le carceri per praticare questo tanto semplice quanto straordinario sport.
Colors #90 – Football/Calcio segue strade meno battute, meno blasonate e scende in campo davvero raccontando le storie di trentadue singolari squadre di calcio: da quella dei non vedenti della Repubblica Ceca che si chiama Avoy MU a quella dei detenuti di un carcere di massima sicurezza in Brasile, dal team delle ragazze lesbiche sudafricane che giocano per combattere l’omofobia a quello degli albini che utilizzano il calcio come lotta contro la discriminazione in Tanzania. E ancora storie di robot calciatori, di campi clandestini, di una squadra composta da preti italiani, di una formata da ultras egiziani e di un’altra danese in cui giocano soltanto anziani fino ad arrivare alla scuola di calcio più grande del mondo, l’Evergrande Academy in Cina.
In linea con la tradizione calcistica Colors #90 ha realizzato anche delle speciali figurine dedicate a queste storie e alcuni di questi ritratti sono opera del fotografo Alan Powdrill.
Insomma un numero dedicato al calcio, quello vero, quello che non genera violenza ma unisce e riesce a combattere il pregiudizio.
