John Alcorn. Evolution by design.
La monografia pubblicata da Moleskine

John Alcorn | Evolution By Design, curato da Stephen Alcorn e Marta Sironi e pubblicato da Moleskine, è una celebrazione della vita e l’opera del leggendario graphic designer e illustratore, John Alcorn (1935-1992).

Una panoramica mai pubblicata prima di uno dei più versatili designer del xx secolo: dagli anni presso il presso i Push Pin Studios, il celebre studio di design fondato da Milton Glaser, Seymour Chwast, Reynold Ruffins e Edward Sorel, fino alla sua morte prematura all’età di 56 anni, contiene una ricca antologia della sua vasta produzione creativa: manifesti cinematografici (Fellini “Amarcord”), illustrazioni editoriali (Random House, Simon & Schuster, Rizzoli, Longanesi, Guanda), dipinti, riviste e copertine di dischi, pubblicità e disegni si susseguono accompagnati da aneddoti personali e saggi critici, lasciando emergere da ogni pagina il complesso intreccio delle illustrazioni, la magia delle immagini psichedeliche e la raffinata eleganza dell’esecuzione.

Numerose le mostre a lui dedicate. Le sue opere sono state esposte al Louvre di Parigi, al Castello Sforzesco di Milano e alla Biennale di Venezia.

Recentemente, l’Archivio Apice dell’Università degli Studi di Milano ha acquisito il Fondo Alcorn, contenente schizzi, bozzetti e opere del grafico. Grazie alla collaborazione tra Marta Sironi, curatrice del fondo, e la casa editrice Topipittori, nel 2012 l’opera “BOOKS!”, uscita nel 1962 solamente in inglese e in tedesco, è stata ripubblicata in italiano con il titolo Libri!, contribuendo a riportare l’attenzione degli studiosi e appassionati sulla figura di questo grande artista. (fonte Wikipedia)

John Alcorn. Evolution by design
John Alcorn. Evolution by design
John Alcorn. Evolution by design
John Alcorn. Evolution by design
John Alcorn. Evolution by design

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.