Fuochi Fatui, a Feltre dal 4 al 6 settembre

Il progetto “Fuochi Fatui” è un esperimento per la riscoperta del tessuto urbano come luogo di socialità, valorizzazione dell’identità storica della città di Feltre, legame con il contesto naturalistico in cui il Castello di Alboino è incastonato, spazio alla sperimentazione artistica. La formula, con attori diversi, rimane quella di affiancare musicisti della scena indipendente italiana e internazionale a opere animate di videoartisti e illustratori, proiettate sulle pareti della torre e degli edifici vicini. La kermesse di video-animazione e musica, giunta alla terza edizione, si svolgerà dal 4 al 6 settembre a Feltre (BL).

Il programma musicale attingerà, come da tradizione, alla scena indipendente italiana e internazionale, mentre è affidato alla sensibilità artistica degli illustratori coinvolti in questa edizione 2014 il compito di dare forma a riflessioni legate al tema della follia, per dare voce e contributo al dibattito in corso sulla riqualificazioni degli spazi che un tempo ospitavano l’ex ospedale psichiatrico della città.

©Caterina Gabelli
©Caterina Gabelli
©Caterina Gabelli

L’evento che inaugurerà la terza edizione del festival presso la nuova location di Palazzo Borgasio, sarà la mostra intitolata “Galassia Castaldi” a cura di Anonima Impressori, gruppo di grafici e tipografi con base a Bologna, che vedrà l’allestimento di una piccola esposizione dedicata alla tipografia partendo della figura storica di Panfilo Castaldi, tipografo e letterato feltrino vissuto tra il trecento ed il quattrocento, cercherà di introdurre al grande pubblico, il mondo del carattere mobile e della stampa tipografica tradizionale. Negli stessi spazi della mostra, il gruppo bolognese, organizzerà un workshop dedicato alla stampa tipografica con caratteri mobili componibili, per testimoniare come, nell’era digitale, la tipografia non solo è ancora viva, ma anzi ha ancora molto da raccontare e accrescere al suo lungo cammino.

Un secondo interessante workshop, affidato alla docenza di Pietro Leoni, tratterà il tema della programmazione di una drawing machine, in ambiente di sviluppo Arduino/Processing. Obiettivo del workshop è trasmettere i fondamentali per costruire la propria macchina e aprire prospettive sul funzionamento di macchine più complesse, come le stampanti 3D o le CNC più avanzate.

Spazio per la prima volta al festival Fuochi Fatui anche alla settima arte, il film Supra Natura dello street artist DEM e il videomaker Seth Morley è infatti lo strumento scelto per dare spazio al tema della natura e dell’ambiente, particolarmente a cuore alla filosofia del festival e agli organizzatori. Il cortometraggio, che racconta un anno di storia d’Italia attraverso gli occhi di Madre Natura, verrà proiettato in collaborazione con la webzine Gorgo.

©Caterina Gabelli
©Caterina Gabelli
©Caterina Gabelli
Il poster del film “Supra Natura”

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.