Le Café Metropol a Bilbao

Gli interni de Le Café Metropol a Bilbao sono un omaggio ai progettisti del Bauhaus.

Gli interni de Le Café Metropol a Bilbao, risultato della collaborazione tra il celebre studio multidisciplinare spagnolo Estudio MariscalFernando Salas Studio, sono un omaggio ai progettisti del Bauhaus e a tutti coloro che negli anni ’20 del XX secolo guardavano al futuro con ottimismo, affidando le loro speranze di progresso creando oggetti appropriati, utili e belli. I pezzi disegnati da Gropius, Mies van der Rohe, Le Corbusier e Marcel Breuer sono ancora attuali dopo quasi un secolo e ancora vivono negli interni contemporanei.

Le Café Metropol abbraccia questo spirito che esprime attraverso la scelta del bianco e nero e l’utilizzo dell’acciaio inox che a sua volta riflette la speranza nelle nuove tecnologie da cui erano mossi quei designer. Le ampie vetrate che caratterizzano la facciata del Metropol lo rendono un punto di vista privilegiato sul paesaggio urbano e sull’accesso al Guggheneim Museum di fronte al quale troneggia il gigante cucciolo fiorito, scultura floreale di Jeff Koons. Un caffè coperto quindi, ma aperto alla città che aspira a diventare un prolungamento della piazza dove migliaia di turisti e cittadini si incrociano ogni giorno.

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.