Packtasche, il cargo-cartone per biciclette

“La bici sarebbe il mezzo ideale per muoversi in città, se non fosse per il problema della spesa e del trasporto di cose”

Così i designer Matthias Lechner e Philipp Moherndl introducono il loro progetto Packtasche, una “borsa per sella” di cartone che in pochi secondi potrete montare sulla vostra bicicletta e sulla quale trasporterete agevolmente la vostra spesa. Insomma una validissima alternativa, ecologica ed economica, ai classici cestelli per la bici o all’obbligo di dover prendere la macchina anche per piccoli spostamenti.

Packtasche è formata da una coppia di cartoni che si ripiega insieme molto facilmente e che è abbastanza forte per portare alimenti pesanti o bottiglie che sfonderebbero il comune sacchetto di plastica. Questo cargo-cartone può essere usato più volte, col sole e con la pioggia e non solo in bici, ma anche all’interno del negozio al posto del carrello. Una volta terminata la sua funzione ha una elevata capacità di recupero, grazie al cartone ondulato ecologico di cui è fatto, ed è facilmente riciclabile come carta straccia. Il montaggio e lo smontaggio della borsa sulla bicicletta, le cui istruzioni sono stampate sulla borsa stessa, funzionano in modo semplice e intuitivo. Prima del viaggio, Packtasche deve essere fissata sotto la clip del portapacchi e una volta arrivati a casa in pochi secondi la si potrà rimuovere. Le dimensioni del cartone sono scelte in modo tale che si adatti alla maggior parte delle bici.

Al momento i progettisti di Packtasche, prevedono di venderlo nei negozi di alimentari accanto alle classiche borse, ma per ora, sono ancora alla ricerca di finanziamenti da parte delle aziende che vogliano usare le nuove borse per sella come mezzo di pubblicità.

Die Packtasche- Die einfache Transporthilfe für Radfahrende from Matthias Lechner on Vimeo.

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.