The London Design Festival, dal 13 al 21 settembre

The London Design Festival, dal 13 al 21 settembre a Londra, è certamente uno degli appuntamenti di design più attesi a livello mondiale: la capitale inglese per una settimana accoglierà designer, architetti, aziende, brand, addetti ai lavori e semplici appassionati che potranno vivere, respirare e ammirare il meglio del design internazionale.

L’evento più importante è senza dubbio il Landmark Project, introdotto nel 2007, per il quale Trafalgar Square diventerà una vetrina per i designer che daranno la loro libera interpretazione sul tema della casa. “A Place Called Home” è il tema e l’evento è realizzato in collaborazione con AirB&B.

“A Place Called Home” – Trafalgar Square © London Design Festival 

Uno dei luoghi simbolo del London Design Festival è il Victoria & Albert Museum, che quest’anno accoglierà, tra le altre cose, Crest, installazione disegnata da Zaha Hadid proprio in occasione dell’edizione 2014. Si tratta di una scultura smontabile realizzata in alluminio di spessore minimo, che copre il laghetto del museo e che ha il compito di «esplorare le relazioni tra fluidi e superfici cartesiane, pieni e vuoti, e la struttura intrinseca all’interno del disegno dell’installazione».

Durante il festival si svolgerà anche 100% Design, dal 17 al 20 settembre, che questo anno celebra la sua ventesima edizione con l’inaugurazione della mostra di Philippe Starck, una serie di eventi celebrativi come la mostra Kaleidoscope, e altri appuntamenti come seminari di approfondimento e workshop nella cornice di Earls Court, per l’utlima volta  prima di trasferirsi all’Olympia di Londra nel 2015.

Accanto a questi progetti principali ci sono oltre 300 eventi distribuiti in sei distretti londinesi, Brompton, Chelsea, Clerkenwell, Islington, Queens Park and Shoreditch. Troverete il programma completo sul sito della manifestazione.

“Crest” – Zaha Hadid © London Design Festival
Double Space for BMW – Edward Barber and Jay Osgerby © London Design Festival

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.