Animals: la rivoluzione made in Italy della video sorveglianza

Animals è la prima collezione presentata da Parson®, un progetto nato dall’incontro tra Video Systems, un’azienda friulana di alta tecnologia per l’industria, e giovani designer italiani. Dopo essere stata esposta e premiata per il design innovativo a San Francisco, New York, Miami e Milano (Milan Design week 2014), la collezione Animals di Parson® è stata presentata anche alla Maker Faire di New York il 21 e il 22 settembre e a quella di Roma dal 3 al 5 ottobre.
Animals è l’innovativa collezione di telecamere dal design unico nel settore della video sorveglianza che offre un’alternativa alla tradizionale videocamera con effetto intimidatorio, proponendo un oggetto intelligente che si armonizza con l’ambiente circostante e che diventa elemento di arredamento, parte integrante del luogo in cui viene posizionato.

Questa collezione è realizzata coinvolgendo una filiera di artigiani d’eccellenza veneti e friulani. La produzione degli Animals non è infatti industriale/seriale ma viene effettuata attraverso fusioni artigianali a terra, rifatte per ogni nuovo pezzo con stampi differenti ogni volta. Il pezzo viene lavorato da un’azienda meccanica artigiana per poi essere verniciato manualmente da un artigiano restauratore d’auto d’epoca.
La tecnologia elettronica e software è anch’essa interamente Made in Italy, della Video Systems srl, azienda d’eccellenza nel settore della visione artificiale e del controllo qualità industriale. Al design innovativo, le telecamere Animals abbinano infatti sistemi di visione avanzati che permettono non solo la ripresa e l’invio delle immagini, ma anche l’elaborazione di ciò che accade: da analisi semplici fino a complesse soluzioni di riconoscimento volti, identificazione movimenti e conteggio persone. Attenzione particolare è stata riservata alla “sostenibilità” della produzione e al consumo energetico: numero di componenti ridotto al minimo e materiali completamente riciclabili. Le videocamere Animals sono ideali per spazi esterni, per proposte di arredamento di parchi e ambienti pubblici, ma hanno anche suscitato molto interesse tra gli architetti che progettano ville, hotel e residenze di lusso.

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.