Henri Matisse: The Cut-Outs
Al MoMA fino all’8 febbraio 2015

 

Henri Matisse (French, 1869-1954). Blue Nude II (Nu bleu II), spring 1952. Gouache on paper, cut and pasted, on white paper, mounted on canvas. 45 ¾ x 35” (116.2 x 88.9 cm). Musée national d’art moderne/Centre de création industrielle, Centre Georges Pompidou, Paris. Purchase, 1984. © 2014 Succession H. Matisse / Artists Rights Society (ARS), New York

Con la grande mostra Henri Matisse: The Cut-Outs, dal 12 ottobre 2014 fino all’8 febbraio 2015, il Museum of Modern Art di New York offre la più ampia esposizione di “ritagli” di Matisse mai allestita, una rivisitazione innovativa di questo importante corpo di lavoro che comprende circa 100 cut-out presi in prestito da collezioni pubbliche e private in tutto il mondo, insieme a una selezione di disegni correlati, stampe, libri illustrati, vetrate e tessuti. L’ultima volta che il pubblico di New York ebbe la possibilità di ammirare i ritagli era il 1961.

Alla fine del 1940, Henri Matisse (1869-1954) ha lavorato utilizzando principalmente, come suoi strumenti di lavoro, ritagli di carta e forbici, introducendo radicalmente una nuova forma d’arte che avrebbe preso il nome di cut-out. Matisse tagliò fogli in varie forme, da quelle organiche a quelle geometriche, che poi organizzò in vivaci composizioni che colpiscono per il loro gioco con il colore e il contrasto, le strategie decorative e l’economia dei materiali.

Inizialmente, queste composizioni erano di dimensioni modeste, ma, col passare del tempo, la loro scala crebbe insieme con le ambizioni che Matisse riponeva in esse, espandendosi in murali o in opere camera-size. Un brillante capitolo finale nella lunga carriera dell’artista, i ritagli riflettono sia un rinnovato impegno per dare forma e colore sia un inventiva rivolta allo status dell’opera d’arte come oggetto unico, ambiente, ornamento o ibrido di tutti questi.

Questa mostra nasce dal progetto di restauro e conservazione del monumentale cut-out The Swimming Pool (1952), una delle opere più amate dai visitatori sin dalla sua acquisizione da parte del MoMA nel 1975. “La Piscina” è l’unico cut-out composto per una specifica camera dell’artista, la sala da pranzo del suo appartamento a Nizza in Francia. Gli obiettivi dello sforzo di conservazione pluriennale (20 anni) sono stati quelli di riportare questo ambiente magico al suo equilibrio originale di colore, altezza e configurazione spaziale. L’opera ritorna in galleria come fulcro della mostra.

Henri Matisse (French, 1869-1954). The Swimming Pool (La Piscine), late summer 1952. Maquette for ceramic (realized 1999 and 2005). Gouache on paper, cut and pasted, on painted paper. Overall 73 x 647” (185.4 x 1653.3 cm). Installed as nine panels in two parts on burlap-covered walls 136” (345.4 cm) high. Frieze installed at a height of 65” (165 cm). The Museum of Modern Art, New York. Mrs Bernard F. Gimbel Fund, 1975 © 2014 Succession H. Matisse / Artists Rights Society (ARS), New York
Henri Matisse (French, 1869-1954). The Swimming Pool (La Piscine), late summer 1952. Maquette for ceramic (realized 1999 and 2005). Gouache on paper, cut and pasted, on painted paper. Overall 73 x 647” (185.4 x 1653.3 cm). Installed as nine panels in two parts on burlap-covered walls 136” (345.4 cm) high. Frieze installed at a height of 65” (165 cm). The Museum of Modern Art, New York. Mrs Bernard F. Gimbel Fund, 1975 © 2014 Succession H. Matisse / Artists Rights Society (ARS), New York
Hôtel Régina, Nice, 1953. Photo: Hélène Adant. Centre Pompidou – MnamCci – Bibliothèque Kandinsky
Installation view of The Swimming Pool (1952) in the exhibition Henri Matisse: The Cut-Outs at The Museum of Modern Art, New York (October 12, 2014-February 8, 2015). Photo by Jonathan Muzikar. © 2014 The Museum of Modern Art

 

Con la ricerca su due fronti, conservativo  e curatoriale, questa mostra offre una riconsiderazione dei ritagli esplorando una serie di problemi tecnici e concettuali: i metodi e i materiali utilizzati dall’artista e il ruolo e la funzione delle opere nella sua pratica; gli aspetti ambientali; la loro presenza scultorea e temporale come le loro superfici verniciate, la consistenza e la materialità e la loro doppia vita, prima come transitori e mutabili in studio e, in ultima analisi, permanenti, a trasformazione compiuta tramite il montaggio e l’incorniciatura. La mostra inoltre indaga le tensioni che si annidano in tutti i ritagli, tra processo e finitura, arte e decorazione, disegno e colore. La mostra è accompagnata da un catalogo illustrato e un libro per bambini.

Prima della sua presentazione al MoMA la mostra è stata allestita alla Tate Modern di Londra dal 17 aprile al 7 settembre 2014.

 

Matisse’s studio, Hôtel Régina, Nice, c. 1953. Photo: Lydia Delectorskaya. © 2014 Succession H. Matisse
Henri Matisse (French, 1869-1954). Two Dancers (Deux danseurs), 1937-38. Stage curtain design for the ballet Rouge et Noir. Gouache on paper, cut and pasted, notebook papers, pencil, and thumbtacks. 31 9/16 x 25 3/8” (80.2 x 64.5 cm). Musée national d’art moderne/Centre de création industrielle, Centre Georges Pompidou, Paris. Dation, 1991. © 2014 Succession H. Matisse / Artists Rights Society (ARS), New York
Henri Matisse (French, 1869-1954). The Fall of Icarus (La Chute d’Icare), 1943. Gouache on paper, cut and pasted, and pins. 13 2/4 x 10 5/8” (35 x 27 cm). Private collection. © 2014 Succession H. Matisse / Artists Rights Society (ARS), New York
Henri Matisse (French, 1869-1954). The Codomas (Les Codomas), 1943. Maquette for plate XI from the illustrated book Jazz (1947). Gouache on paper, cut and pasted, mounted on canvas. 17 1/8 x 26 3/8” (43.5 x 67.1 cm). Musée national d’art moderne/Centre de création industrielle, Centre Georges Pompidou, Paris. Dation, 1985. © 2014 Succession H. Matisse / Artists Rights Society (ARS), New York
Henri Matisse (French, 1869-1954). Panel with Mask (Le Panneau au masque), 1947. Gouache on paper, cut and pasted. 43 5/16 x 20 7/8” (110 x 53 cm). Designmuseum Danmark. © 2014 Succession H. Matisse / Artists Rights Society (ARS), New York
Henri Matisse (French, 1869-1954). Palmette (Feuille violet sur fond orange), 1947. Gouache on paper, cut and pasted. 28 x 21” (71.1 x 53.3 cm). Mr. and Mrs. Donald B. Marron, New York. © 2014 Succession H. Matisse, Paris / Artists Rights Society (ARS), New York
Henri Matisse (French, 1869-1954). Maquette for Red Chasuble (back). late 1950-52. Gouache on paper, cut and pasted. 50 1/2 x 6′ 6 1/2″ (128.2 x 199.4 cm). The Museum of Modern Art, New York. Acquired through the Lillie P. Bliss Bequest © 2014 Succession H. Matisse / Artists Rights Society (ARS), New York
Henri Matisse (French, 1869-1954). Two Masks (The Tomato) (Deux Masques [La Tomate ), 1947. Gouache on paper, cut and pasted. 18¾ x 20 3/8 (47.7 x 51.8 cm). Mr. and Mrs. Donald B. Marron, New York. © 2014 Succession H. Matisse / Artists Rights Society (ARS), New York”
Henri Matisse (French, 1869-1954). The Sheaf (La Gerbe), 1953. Maquette for ceramic (realized 1953). Gouache on paper, cut and pasted, on paper, mounted on canvas. 115 ¾ x 137 ¾” (294 x 350 cm). Collection University of California, Los Angeles. Hammer Museum. Gift of Mr. and Mrs. Sidney F. Brody. © 2014 Succession H. Matisse / Artists Rights Society (ARS), New York
Henri Matisse (French, 1869-1954). Nuit de Noël. 1952. Maquette for stained-glass window. Gouache on paper, cut and pasted, mounted on board. 10’7″ x 53 1/2″ (322.8 x 135.9 cm). The Museum of Modern Art, New York. Gift of Time Inc. © 2014 Succession H. Matisse / Artists Rights Society (ARS), New York
Henri Matisse (French, 1869-1954). The Parakeet and the Mermaid. 1952. Gouache on paper, cut and pasted, and charcoal on white paper. 11’ 11/16” x 25’ 2 9/16″ (337 x 768.5 cm). Stedelijk Museum, Amsterdam. Acquired with the assistance of the Vereeniging Rembrandt and the Prince Bernhard Cultuurfonds © 2014 Succession H. Matisse / Artists Rights Society (ARS), New York
Henri Matisse (French, 1869-1954). Venus (Vénus), 1952. Gouache on paper, cut and pasted, on white paper, mounted on paper panel. 39 7/8 x 30 1/8” (101.2 x 76.5 cm). National Gallery of Art, Washington. Ailsa Mellon Bruce Fund, 1973.18.2. © 2014 Succession H. Matisse / Artists Rights Society (ARS), New York
Installation view of Henri Matisse: The Cut-Outs at The Museum of Modern Art, New York (October 12, 2014-February 8, 2015). Photo by Jonathan Muzikar. © 2014 The Museum of Modern Art
Installation view of Henri Matisse: The Cut-Outs at The Museum of Modern Art, New York (October 12, 2014-February 8, 2015). Photo by Jonathan Muzikar. © 2014 The Museum of Modern Art

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.