Tra un muro e l’altro abbiamo scambiato due chiacchiere con il giovane e promettente street artist portoghese, Frederico Draw, approdato in Italia in occasione del 25 novembre (Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne), che con i suoi volti espressivi ha riqualificato cinque diversi muri nelle cinque città coinvolte nel progetto di Turismo Creativo. Ecco le foto dei 5 muri realizzati nelle città di Arce, Caserta, Fondi, Gaeta e Terracina.
Come è nata in te la passione per l’arte e come hai deciso di dipingere per strada?
Il mio interesse per l’arte è nato quando ero molto giovane, forse a causa del fatto che molti dei miei zii sono pittori e architetti. Ho sentito sempre una “connessione” con l’arte, ma la preferenza per la street art è apparsa naturalmente, quando ho iniziato a muovere i primi passi nell’Hip Hop e fatto i primi graffiti…da allora non riesco a trovare un supporto migliore che le pareti di una città per esporre il mio lavoro.
La tua città, quanto ha influenzato il tuo lavoro e quanto ti senti gratificato dal suo movimento culturale?
Come architetto mi sento abbastanza collegato alle città…specialmente a Porto. Tuttavia mi sento influenzato dalla mia città, come le altre che ho visitato o in cui lavoro. Porto è una città molto caratteristica e con un movimento culturale ”in ebollizione” che mi motiva molto!
Questa è la tua prima volta in Italia, con quali aspettative sei arrivato e che impressione ti ha fatto questo paese?
Questo è il mio primo grande progetto all’estero, quindi sono molto entusiasta. Conoscevo già alcune città italiane, è un paese con un’importante storia artistica, dunque è stata un’esperienza molto positiva.
Quali messaggi vuoi trasmettere con i tuoi lavori?
Mi piace che i miei lavori trasmettano emozione e sentimento…il mio obiettivo principale è quello di creare un rapporto con lo spettatore, farlo interrogare sulle espressioni facciali, e che possa creare, in un qualche modo, una relazione con essa.
C’è qualche artista che stimi o che ti piaccia particolarmente?
Diversi, dai pittori classici agli street artist contemporanei. Seguo attentamente il lavoro di molti artisti che, direttamente o indirettamente, mi influenzano, ma è difficile enumerarli.
Qual è la tua opinione sul futuro dell’arte urbana?
Considero l’arte urbana il migliore e più completo movimento artistico della storia dell’arte. Non è raro incontrare in qualche paese o città manifestazioni artistiche nello spazio pubblico urbano.
Penso che anche le istituzioni inizino ad essere più consapevoli del potenziale artistico della street art come vero movimento artistico, ma ritengo comunque importante che essa mantenga un ruolo illegale per non perdere la sua essenza.
Sei arrivato in Italia con il progetto di turismo creativo sul 25 novembre. Gli uomini sembrano insensibili al problema. Da uomo come ti senti nel trasmettere un messaggio così importante con il tuo lavoro?
Mi sento sempre motivato quando il mio lavoro supera le questioni meramente estetiche ed è visto come un mezzo di trasmissione di un messaggio. Penso che sia estremamente importante che le persone si fermino ad approfondire queste ed altre tematiche e che la street art possa essere un mezzo di sensibilizzazione agendo in uno spazio pubblico e raggiungendo così tutte le persone.