Street art, emozione sentimento

Intervista allo street artist portoghese Frederico Draw

Tra un muro e l’altro abbiamo scambiato due chiacchiere con il giovane e promettente street artist portoghese, Frederico Draw, approdato in Italia in occasione del 25 novembre (Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne), che con i suoi volti espressivi ha riqualificato cinque diversi muri nelle cinque città coinvolte nel progetto di Turismo Creativo. Ecco le foto dei 5 muri realizzati nelle città di Arce, Caserta, Fondi, Gaeta e Terracina.

Come è nata in te la passione per l’arte e come hai deciso di dipingere per strada?
Il mio interesse per l’arte è nato quando ero molto giovane, forse a causa del fatto che molti dei miei zii sono pittori e architetti. Ho sentito sempre una “connessione” con l’arte, ma la preferenza per la street art è apparsa naturalmente, quando ho iniziato a muovere i primi passi nell’Hip Hop e fatto i primi graffiti…da allora non riesco a trovare un supporto migliore che le pareti di una città per esporre il mio lavoro.

La tua città, quanto ha influenzato il tuo lavoro e quanto ti senti gratificato dal suo movimento culturale?
Come architetto mi sento abbastanza collegato alle città…specialmente a Porto. Tuttavia mi sento influenzato dalla mia città, come le altre che ho visitato o in cui lavoro. Porto è una città molto caratteristica e con un movimento culturale ”in ebollizione” che mi motiva molto!

Questa è la tua prima volta in Italia, con quali aspettative sei arrivato e che impressione ti ha fatto questo paese?
Questo è il mio primo grande progetto all’estero, quindi sono molto entusiasta. Conoscevo già alcune città italiane, è un paese con un’importante storia artistica, dunque è stata un’esperienza molto positiva.

FREDERICO DRAW - FONDI - ARIANNA BARONE FOTO - BASSA RIS + CREDIT (12)
Frederico Draw, Fondi | Foto Arianna Barone
FREDERICO DRAW - FONDI - ARIANNA BARONE FOTO - BASSA RIS + CREDIT (10)
Frederico Draw, Fondi | Foto Arianna Barone
FREDERICO DRAW - FONDI - ARIANNA BARONE FOTO - BASSA RIS + CREDIT (9)
Frederico Draw, Fondi | Foto Arianna Barone

Quali messaggi vuoi trasmettere con i tuoi lavori?
Mi piace che i miei lavori trasmettano emozione e sentimento…il mio obiettivo principale è quello di creare un rapporto con lo spettatore, farlo interrogare sulle espressioni facciali, e che possa creare, in un qualche modo, una relazione con essa.

FREDERICO DRAW - FONDI - ARIANNA BARONE FOTO - BASSA RIS + CREDIT (13)
Federico Draw, Fondi | Foto Arianna Barone

C’è qualche artista che stimi o che ti piaccia particolarmente?
Diversi, dai pittori classici agli street artist contemporanei. Seguo attentamente il lavoro di molti artisti che, direttamente o indirettamente, mi influenzano, ma è difficile enumerarli.

Qual è la tua opinione sul futuro dell’arte urbana?
Considero l’arte urbana il migliore e più completo movimento artistico della storia dell’arte. Non è raro incontrare in qualche paese o città manifestazioni artistiche nello spazio pubblico urbano.
Penso che anche le istituzioni inizino ad essere più consapevoli del potenziale artistico della street art come vero movimento artistico, ma ritengo comunque importante che essa mantenga un ruolo illegale per non perdere la sua essenza.

Sei arrivato in Italia con il progetto di turismo creativo  sul 25 novembre. Gli uomini sembrano insensibili al problema. Da uomo come ti senti nel trasmettere un messaggio così importante con il tuo lavoro?
Mi sento sempre motivato quando il mio lavoro supera le questioni meramente estetiche  ed è visto come un mezzo di trasmissione di un messaggio. Penso che sia estremamente importante che le persone si fermino ad approfondire queste ed altre tematiche e che la street art possa essere un mezzo di sensibilizzazione agendo in uno spazio pubblico e raggiungendo così tutte le persone.

Federico_Draw_Gaeta_FlaviaFiengoFoto
Frederico Draw, Gaeta | Foto Flavia Fiengo
Federico_Draw_Gaeta_FlaviaFiengoFoto.jpg3
Frederico Draw, Gaeta | Foto Flavia Fiengo
Federico_Draw_Gaeta_FlaviaFiengoFoto.jpg4
Frederico Draw, Gaeta | Foto Flavia Fiengo
FREDERICO DRAW  - TERRACINA - ARIANNA BARONE FOTO - BASSA RIS + CREDIT (6)
Frederico Draw, Terracina | Foto Arianna Barone
FREDERICO DRAW  - TERRACINA - ARIANNA BARONE FOTO - BASSA RIS + CREDIT (29)
Frederico Draw, Terracina | Foto Arianna Barone
FREDERICO DRAW  - TERRACINA - ARIANNA BARONE FOTO - BASSA RIS + CREDIT (46)
Frederico Draw, Terracina | Foto Arianna Barone
Frederico_Draw_Arce_Foto_Dante_Corsetti_03
Frederico Draw, Arce | Foto Dante Corsetti
Frederico_Draw_Arce_Foto_Dante_Corsetti_05
Frederico Draw, Arce | Foto Dante Corsetti
Frederico_Draw_Arce_Foto_Dante_Corsetti_12
Frederico Draw, Arce | Foto Dante Corsetti
P1160771
Frederico Draw, Caserta
P1160776
Frederico Draw, Caserta

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.