“X”, Mostra internazionale di illustratori contemporanei

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“X è una la lettera dell’alfabeto, X è l’incognita di un’equazione, X è una dimensione che porta lontano, X è il cognome di chi sognava la libertà per sé e per i suoi simili. Con la X si moltiplicano i numeri, si decretano i pareggi, si gioca a tris. X è il nascondiglio dov’è sepolto il tesoro, X siete voi su un cartellone turistico. X è un incrocio di strade, di gambe, di braccia o di destini. Traiettorie nel cielo senza diritti di precedenza. X è la morte che lascia spazio a una vita, X è un’ora, quella fatale, X è l’intimità dietro a una finestra serrata, un cromosoma, un signore di cui non sapete nulla. X è la firma di chi non scrive il proprio nome, un obiettivo da raggiungere, oppure un modo per far scomparire mille mondi virtuali dallo schermo del computer.”

X come 10, come le candeline sulla torta per festeggiare il decimo anniversario dalla nascita dell’associazione Tapirulan e del suo concorso di illustrazione. Così “X” è diventato il tema della mostra di quest’anno con il quale si sono cimentati ben 735 artisti, dei quali solo 48 sono stati selezionati per partecipare alla mostra.
“X” – Mostra internazionale di illustratori contemporanei, il cui allestimento è curato da Andrea Rampi, Fabio Brancaccio e Ettore Comelli, è ospitata dagli spazi di Santa Maria della Pietà in Piazza Giovanni XXIII fino al 18 gennaio 2015 e, oltre a vedere esposte le opere dei 48 autori del concorso, dedica una sezione a Francesco Tullio Altan dal titolo “IL CASO”. Un’occasione unica per ammirare le sue opere, più di 200 in tutto delle quali cui alcune raramente esposte in pubblico e provenienti da collezioni private e dall’archivio della storica agenzia Quipos.
I lavori di Altan spaziano all’interno della sua quarantennale e variegata produzione: i fumetti e le vignette (Cipputi archetipo dell’operaio, pieno d’ironia e di buon senso, le bellone sexy dalla battuta pungente, l’avventurosa Ada, lo squallido Friz Melone, il fantastorico Colombo), i personaggi per bambini (Pimpa, Kamillo Kromo, Kika) e le tavole che illustrano libri di Gianni Rodari; e poi le copertine per Panorama e Il Venerdì di Repubblica, le tavole realizzate per i libri di Swift, Piumini e Gogol.

Per chi fosse interessato è disponibile anche il catalogo dedicato alla retrospettiva su Altan che, in 120 pagine, raccoglie le immagini delle opere in mostra arricchite dalle note di commento dell’artista. È stato realizzato inoltre il catalogo delle opere dei 48 illustratori selezionati per il concorso e il calendario 2015 nel quale sono pubblicate soltanto le immagini dei primi 12 classificati.

Federica Bordoni - La vita è un'incognita
Federica Bordoni – La vita è un’incognita (vincitrice del Premio della Critica)
Matteo Anselmo - The last treasure
Matteo Anselmo – The last treasure (vincitore del Premio Popolare)
Annalisa Papagna - Are you sure you want to close
Annalisa Papagna – Are you sure you want to close
Daniel Trudu - Dritto alla meta
Daniel Trudu – Dritto alla meta

I 48 autori selezionati sono: Federica Bordoni, Erica Borgato, Eleonora Busi, Francesco Buzzi, Claudio Cadeddu, César Calavera, Alain Cancilleri, Milena Cavallo, Cannaday Chapman, Elia Colombo, Fabio Consoli, Lorenzo Conti, Alessandro Coppola, Andrea Cortese, Nicolà Costanzo, Andrea Dalla Barba, James Daw, Giulia Ferla, Federico Fiorenzani, Chervelle Fryer, Pau Gasol Valls, Ronny Gazzola, Christian Gralingen, Letizia Iannaccone, Massimiliano Di Lauro, José Miguel Mayo Hernández, Chiho Nishiwaka, Sara Olmos, Annalisa Papagna, Carlo Passalacqua, Vera Pavlova, Brooke  Piche, Nadia Pillon, Barbara Regoli, Alberto Ruggieri, Maasoumeh Sohbati, Luca Soncini, Ren Spiteri, Papee Thirawat, Daniel Trudu, João Vaz de Carvalho, Marco Zaini.

Dei 735 partecipanti il Premio della Critica è stato assegnato a Federica Bordoni, mentre il premio popolare (votazioni online) se lo è aggiudicato Matteo Anselmo.

Sul calendario, che tradizionalmente viene realizzato con le prime 12 immagini selezionate più quella dell’ospite in mostra, appaiono le illustrazioni di Daniel Trudu, Francesco Buzzi, Giulia Ferla, José Miguel Mayo Hernandez, Elia Colombo, Federica Bordoni, Matteo Anselmo, Marco Bonatti, Annalisa Papagna, Luca Soncini, Ronny Gazzola e Davide Baroni. Insieme ai 12 illustratori l’immagine di Francesco Tullio Altan, dedicata a gennaio 2016.

SECONDA TAPPA A GENOVA-NERVI
Grazie alla collaborazione del Comune di Genova e dei Musei di Genova-Nervi la mostra verrà allestita anche alle Raccolte Frugone di Genova-Nervi dal 28 febbraio 2015 al 7 giugno 2015.

Davide Baroni - Arrivi e partenze
Davide Baroni – Arrivi e partenze
Elia Colombo - Ctrl X
Elia Colombo – Ctrl X
Francesco Buzzi - Freak
Francesco Buzzi – Freak
Giulia Ferla - Sotto quel segno
Giulia Ferla – Sotto quel segno
José Miguel Mayo Hernandez - Engineering X
José Miguel Mayo Hernandez – Engineering X
Luca Soncini - X e lode
Luca Soncini – X e lode
Marco Bonatti - X
Marco Bonatti – X
Ronny Gazzola - X years before
Ronny Gazzola – X years before

 

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Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

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