Le illustrazioni di Natalya Balnova

Lost Animals

Natalya Balnova è un’illustratrice, graphic designer e artista russa. Si è laureata presso l’Academy of Industrial Art and Design della sua città, San Pietroburgo, dopo aver studiato disegno e incisione. Più tardi ha ottenuto il secondo BFA in Design alla Parsons School of Design di New York e in seguito ha terminato il programma di Illustrazione MFA della School of Visual Arts di New York. Il suo lavoro è stato esposto in varie gallerie in tutti gli Stati Uniti. Attualmente si occupa di illustrazione per l’editoria e book design. Natalya è rappresentata da Marlena Agency.

mango man_balnova_7
Parte di “With a Light Touch of Mango”
every line_balnova_5
Parte di “With a Light Touch of Mango”
breathless_balnova
Parte di “With a Light Touch of Mango”
card3_balnova_sm_1800
Bat’s Feast / Halloween card
diamond_balnova_1800
Let Me Leave You Breathless
portrets_balnova_1800
“Let Me Leave You Breathless”
"Let Me Leave You Breathless"
“Let Me Leave You Breathless”
girl with matches_balnova_1800
Parte della serie “Girl with Matches”
Parte della serie "Girl with Matches"
Parte della serie “Girl with Matches”
old paintings1_balnova
Unfaithful Copies of Old Masters, Part I
old paintings2_balnova1
Unfaithful Copies of Old Masters, Part II
Lost Animals
Lost Animals
unknown-animal_balnova_1800
Lost Animals
Quotes_balnova
“The Chronicle Review”
Illustrazione per "Modern Farmer magazine"
Illustrazione per “Modern Farmer magazine”
set of cards_big_balnova
Portraits
Illustrazioni per il progetto/libro "Day Job"
Illustrazioni per il progetto/libro “Day Job”
jack london_balnova
Illustrazioni per il progetto/libro “Day Job”
vonnegut_quote_balnova
Illustrazioni per il progetto/libro “Day Job”

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.