“Wooden Type Workshop. Alfabeti in legno”

Il 31 gennaio A firenze

Sabato 31 gennaio Jane Harman e Aiap organizzano WOODEN TYPE WORKSHOP – Alfabeti in legno” a Firenze: un workshop di un giorno che unisce la storia della tipografia con le competenze artigianali.

Ciascun partecipante avrà la possibilità di riprodurre una o più lettere in legno con le modalità con cui un tempo si realizzavano le insegne. Con la guida e la supervisione della restauratrice inglese Jane Harman, gli iscritti al corso impareranno le tecniche base di intaglio e lavorazione del legno per ricavare la versione tridimensionale di una font.
Quattro sono le fasi di lavoro previste: disegno, taglio, finitura, decorazione. Che sia un carattere tipografico già esistente o disegnato ad hoc, la prima fase è la realizzazione della sagoma su carta che, trasferita sulla tavoletta di legno grezzo e tramite gli attrezzi, servirà per ottenere la versione tridimensionale della lettera. L’ultima fase è quella della rifinitura e decorazione con la possibilità di scegliere fra differenti effetti.

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Docenti:

Jane Harman, restauratrice
Jane ha studiato disegno e pittura alla Scuola di Belle Arti a Glasgow in Scozia.
Vincitrice di diverse borse di studio (the John Kinross Memorial Fund, Edinburgo, nel ’83; the Elizabeth Greensields Foundation, Canada, nel ’85; specializzazione in Litografia al Bisonte, Firenze nel ’87) che le permettono di viaggiare per il mondo e affinare studi tecniche e competenze, nel ’88 si stabilisce a Firenze.
La passione per l’antichità, il legno e l’artigianato di qualità la spinsero a bussare alla porta di Enrico Sarti, figlio d’arte di esperti restauratori e suo futuro Maestro. Da lui impara i ‘segreti di bottega’ tramandati di generazione in generazione. Dopo diversi anni di apprendistato eredita la bottega e si mette in proprio.
Lavora tutt’oggi nel cuore del quartiere San Frediano a Firenze.
Non soltanto svolge la sua attività in bottega ma è disponibile per la manutenzione generale del mobile a domicilio in residenze, ville e alberghi.
Restauro e decorazione murale in collaborazione con Jemima Taylor di Restaurodecorodipinti.

Giuditta Valentina Gentile
, visual designer e docente


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Materiali da far portare agli studenti:

  • forbice/taglierino
  • lapis
  • un pennello

Ogni partecipante deve sagomare un paio di lettere o numeri stampata su carta.
Avvertenze: l’ingombro di ciascuna lettera deve essere tra 12 e 15 cm massimo, si consiglia di non scegliere caratteri tipografici con aste troppo sottili.

Orari:
dalle 10 alle 18

Dove:
c/o HUB Firenze
Via Panciatichi 14, Edificio F
50127 Firenze

Costi:
Soci aiap:
Professionisti 120 €
Studenti 80 €

NON soci
Professionisti 180 €
Studenti 120 €
Collaboratori di soci 150 €

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

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