Napoli Paint Stories:
streetart & graffiti tour

Locandina Napoli Paint Stories

Napoli Paint Stories: streetart & graffiti tour è una passeggiata turistica per il centro storico napoletano fra murales, stencil, slogan, poster e graffiti alla scoperta dell’urban art. Sono Federica Belmonte e Gennaro Maria Cedrangolo dell’associazione 400ml, i realizzatori del progetto che ci hanno raccontato come è nata l’idea di organizzare un tour di street art e graffiti.

Napoli Paint Stories fa parte di “Nau: Napoli azione urbana” un grande progetto sui graffiti e la street art curato dall’associazione culturale 400ml durato un anno. La sua realizzazione è stata preceduta da un lavoro di tre anni: censimento, mappatura ed evoluzioni di tutti i lavori pittorici presenti nel centro storico partenopeo, con relative interviste ai pittori che hanno lasciato i loro disegni sui muri.

Il progetto nasce da un’idea di Federica Belmonte, che, dopo essersi laureata in Conservazione dei Beni Artistici e Culturali con una tesi su Banksy (attualmente lo street artist più famoso al mondo), ha chiesto aiuto all’associazione 400ml (che da anni si occupa del fenomeno e dello studio sui graffiti e sulla street art) per esaminare il writing e la street art presente a Napoli. Da questo incontro nasce Napoli Paint Stories, che già nel nome racchiude il focus dell’azione: raccontare storie di pittura napoletane, indipendentemente dal fine, ma solo attraverso il gesto del disegno.

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Clet © Dante Corsetti

E quale città meglio di Napoli può rappresentare tutte le contraddizioni della street art? Un’arte che nasce dall’underground, un linguaggio illegale che nonostante questo, o forse proprio per questo, si è fatto portavoce di istanze di cui prima nessuno si era fatto carico; strappando così l’arte contemporanea dai salotti o dai circoli e portandola in mezzo alla gente, in strada. Il simbolo di un’illegalità che in qualche modo ha portato ad una democratizzazione dell’arte.
Al tempo stesso Napoli è la città cattolica devota a San Gennaro, quella esoterica del Cimitero delle Fontanelle, è la città delle vie nobili, di via Toledo, via dei Mille, via Caracciolo, dietro alle quali si nasconde un quartiere dove, si dice, che i palazzi siano così addossati l’uno all’altro da non far trapelare la luce del sole. Napoli è meravigliosa e grottesca. Una città che riesce a stupire sempre e comunque, dove quel meraviglioso e quel grottesco dialogano, vivono in simbiosi.

Napoli, come la street art, è respiro. Respirare è libertà. Così lo street artist Arp descrive la città con l’illustrazione creata per il manifesto dell’iniziativa. I palazzi del centro storico, come polmoni dentro una cassa toracica quasi opprimente, respirano e, così facendo, infondono vita. Allo stesso modo la street art si diffonde e si irradia in un percorso cittadino che stimola e tiene in fermento artistico tutta Napoli.

E così non ci stupiamo che il proprietario della bottega accanto all’opera di Bansky ci racconta di aver conosciuto e parlato con lo street artist più famoso al mondo e di aver ricevuto dallo stesso un’opera. Non manca neanche l’accenno all’opera di Bansky che rappresentava, attraverso la rilettura del dipinto del Bernini, una pungente critica al consumismo: Santa Teresa raffigurata in posizione stesa con in grembo una Coca Cola, un panino e delle patatine di McDonald. (L’opera è stata poi coperta da un giovane graffitaro del luogo, il quale ovviamente si è scusato sostenendo di non sapere chi fosse l’autore.)

Il percorso di Napoli Paint Stories ha inizio da Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli, luogo ideale dove si può iniziare a prendere dimestichezza con le numerose tecniche utilizzate dagli artisti (stencil, poster, stickers, ecc…) e a conoscerne le differenze.
Tra le varie tappe va sicuramente menzionato il padre della street art Ernest Pignon, giunto a Napoli nel 1987 (potete trovare una sua interessante intervista a questo link), per poi soffermarsi su altri nomi, quali Banksy, Zilda, Leo&Pipo, C215 e Clet. Altri street artist degni di nota sono il russo Stas Doubry e i celebri campani e napoletani Diego Miedo, Zolta, Cyop e Kaf, Pet, Crl, Arp.

Prossimi appuntamenti:

Sabato 28 febbraio ore 14:00
Domenica 1 marzo ore 10:00

Sabato 7 marzo ore 14:00
Domenica 8 marzo ore 10:00

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Zilda © Dante Corsetti
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Mastiffs © Dante Corsetti
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Leo&Pipo © Dante Corsetti
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Kaf © Dante Corsetti
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Elis © Dante Corsetti
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Diego Miedo © Dante Corsetti
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Cyop & Kaf © Dante Corsetti
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Centro Sociale di Napoli © Dante Corsetti
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Centro Sociale di Napoli © Dante Corsetti
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C215 © Dante Corsetti
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Banksy © Dante Corsetti
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Bamp © Dante Corsetti
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Alice Pasquini © Dante Corsetti
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Zemi © Dante Corsetti

Per info e prenotazioni: 333 1589423 oppure napolipaintstories@gmail.comMappa Napoli paint stories

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

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Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

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