Il francobollo del futuro: una “finestra sulle meraviglie cangianti del mondo”

Intervista a Omar Vulpinari, Presidente del Comitato Tecnico Artistico dell’Ufficio Filatelico e Numismatico della Repubblica di San Marino.

Omar Vulpinari è direttore creativo transdisciplinare e si occupa di design della comunicazione sociale, culturale e commerciale. Dal 1998 al 2013 è stato Direttore dell’area Expanded Media e Capo del dipartimento di Visual Communication a Fabrica, dal 2007 al 2012 Vice President ICOGRADA e dal 2005 insegna Design della Comunicazione allo IUAV-Università di San Marino tra le tante altre cose. Lo abbiamo incontrato virtualmente per farci raccontare il suo nuovo incarico come Presidente del Comitato Tecnico Artistico dell’Ufficio Filatelico e Numismatico della Repubblica di San Marino.

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La serie di francobolli realizzata dal graffitista Andy Rementer sulla tematica della stampa 3D

Come pensa con la sua carica di allargare l’interesse verso la filatelia e la numismatica, argomenti oggi relegati al pubblico ristretto dei collezionisti?
I compiti del Comitato Artistico dell’Ufficio Filatelico e Numismatico di San Marino di cui sono Presidente comprendono definire le tematiche delle emissioni dei francobolli e delle monete, selezionare i creativi ed essere responsabili della direzione creativa delle opere. Le nostre priorità per il futuro sono innovazione, internazionalità e qualità creativa.
Riguardo all’innovazione sarà centrale la collaborazione con l’Università di San Marino su progetti di ricerca e sviluppo. Il mio ruolo di docente alla Facoltà di Design IUAV-UNIRSM mette il Comitato nella posizione privilegiata di lavorare con i giovani creativi dell’Università per esplorare il futuro della Filatelia e la Numismatica in termini di nuovi servizi e prodotti, branding, digital marketing e PR, e-commerce e m-commerce, retail e customer experience. Questa sinergia porterà sicuramente tante innovazioni dirompenti ideali anche al coinvolgimento dei più giovani. Ci interessa espandere il mercato verso la Generazione C (connessi, creativi, devoti alla comunità, e curatori di contenuti) che vorremmo attirare e coinvolgere con iniziative ludiche e di impegno sociale attraverso i social media più vicini a loro come Instagram, Scapchat, Vine, Pinterest, ecc..
In termini d’internazionalità stiamo lavorando con i più bravi designer, illustratori e fotografi provenienti da tutte le parti del mondo.

Nella serie di francobolli realizzata dal graffitista Andy Rementer è stata scelta la tematica della stampa 3D. Come conciliare un mezzo analogico e tradizionale come il francobollo con quella che è forse la rivoluzione più grande del nuovo secolo? C’è un punto di contatto tra i due mondi?
Io penso ad un francobollo collegato all’Internet Of Things che sarà come una finestra sulle meraviglie cangianti del mondo, perché sarà fatto da un micro schermo ad inchiostro elettronico. Ma questa è solo una delle infinite possibilità che avremo presto. E quando sarà possibile, non sarà per creare un nuovo “standard” al posto della carta gommata ma saranno semplicemente delle emissioni “speciali” come lo erano i dischi in vinile stampati con immagini o come oggi sono le monete con ologramma. Credo che queste emissioni innovative potrebbero essere di stimolo per le nuove generazioni dei nativi digitali.
La stampa 3D potrebbe sicuramente dare dei bei contributi in questo contesto, per esempio nell’offrire la possibilità di stamparsi a casa una scultura del personaggio o dell’oggetto raffigurati nel francobollo o nella moneta.

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I francobolli realizzati da Mauro Bubbico per EXPO 2015

In questi anni si sta diffondendo molto la pratica del riciclo, intesa come cambio d’uso. Pensa possano emergere nuove idee che permettano un utilizzo alternativo di francobolli o monete? O sono destinati a restare intrappolati nel tradizionale mondo del collezionismo?
La Realtà Aumentata e la Realtà Virtuale avranno un ruolo molto importante nell’evolvere il potere narrativo dei francobolli e delle monete che potranno diventare la porta d’ingresso per giochi interattivi online o per XBox e PlayStation. Attraversi le nuove tecnologie e i device mobili con lettori ottici si potranno fruire contenuti multimediali dinamici, ben oltre le facciate statiche tradizionali. Ma anche altri trend tecnologici come Big Data, Cloud, le nanotecnologie e la multisensoristica saranno di enorme spunto creativo.
Il francobollo ha un potenziale estetico e ludico maggiore altissimo. Questi aspetti mi fanno pensare che dal collezionismo si può passare all’ambito dei giochi educativi per bambini. Infatti mi piacerebbe creare un progetto di ricerca con la Lego per pensare a qualcosa che unisca questi due mondi.
In fondo i francobolli e i blocchi Lego hanno già in comune il fattore umanistico dell’educazione e quello formale della modularità.

Ci può anticipare qualche progetto che avete in cantiere per le emissioni 2015?
Abbiamo coinvolto designer, sia emergenti che affermati, dall’Argentina, Stati Uniti, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia e San Marino. La nostra intenzione è quella di valorizzare i prodotti con il talento artistico di culture diverse. Questi daranno anche un grande impatto in termini di visibilità e comunicazione.
Solo per citarne alcuni, per i francobolli abbiamo invitato Mauro Bubbico per EXPO 2015, Gianluca Costantini per il 150° dell’Abolizione della Pena di Morte a San Marino, Geneviève Gauckler per la Giornata Mondiale dei Servizi Igienici, Gabriella Giandelli per il tema EUROPA Giocattoli Antichi, Andy Rementer per La Rivoluzione della Stampa 3D, Guido Scarabottolo per la Giornata Mondiale degli Insegnanti, Olimpia Zagnoli per la Giornata Internazionale del Bacio e Lawrence Zeegen per il 10° Anniversario della Scomparsa di San Giovanni Paolo II. Per le monete stiamo lavorando con Matt Dent per La Giornata Mondiale della Luce ed Erik Spiekermann per il 25° Anniversario della Riunificazione della Germania 1990-2015.

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I francobolli di Gabriella Giandelli per il tema EUROPA Giocattoli Antichi

BIOGRAFIA
Omar Vulpinari si occupa di digital marketing e direzione creativa negli ambiti del branding, dell’advertising e del design della comunicazione.
Dal 1998 al 2013 a Fabrica, il centro di ricerca Benetton, è stato Direttore dell’area Expanded Media e Capo del dipartimento di Visual Communication. Qui ha diretto gruppi multidisciplinari di giovani artisti, designer e tecnologi dedicati all’esplorazione di nuove forme ibride di creatività legate ad Internet, alla tecnologia mobile, alla realtà aumentata, a prodotti e spazi retail interattivi, alle sensorialità alternative e all’ideazione di strumenti digitali espressivi.
Si è dedicato molto a progetti di comunicazione sociale per UNWHO, UNICEF, UNESCO, UNDCP, UNICRI, The World Bank, Lawyers Committee for Human Rights, Witness, Amnesty International, Reporters Without Borders, Teachers Without Borders, Ministero Welfare Giapponese, AVIS, INAIL. Ha sviluppato progetti commerciali e culturali per United Colors of Benetton, Samsung, Coca-Cola, Porsche, Cult TV-Fox International, Alessi, Killer Loop, Playlife, ArteFiera Bologna, Palazzo Te Mantova, Istituto Luce, Piaggio, Vespa, Nikon, Juventus FC, Banca Sella, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Venezia, The New Yorker Magazine, D&AD, ICOGRADA, Walrus Magazine, Flash Art Magazine, Design Issues-MIT Press Journal, Edizioni San Paolo, Famiglia Cristiana, Electa, Internazionale, Corriere della Sera, La Repubblica, ecc…
Nel 2008 il progetto UNWHO-UNICEF Global Child Injury Prevention è stato premiato con il Graphis Platinum G Advertising Award. Dal 2010 al 2012 ha ricevuto tre Good Design Award per le campagne UNWHO Climate Change Hurts, Decade of Road Safety e Disabling Barriers.
Numerosi progetti da lui diretti sono stati esposti al Centre Pompidou Parigi, La Triennale Milano, Red October Mosca, Shanghai Art Museum, Shiodomeitalia Creative Centre Tokio, Ginza Graphic Gallery Tokio, DDD Gallery Osaka, ZeroOne Design Centre Seoul, MAK Vienna, MACRO Roma, e al Chaumont International Design Festival.
Nel 2007 Taschen ha dedicato al suo lavoro indipendente una sezione nel volume Contemporary Graphic Design.
Dal 2007 al 2012 è stato Vice President ICOGRADA, Founding Editorial Director di Iridescent – The ICOGRADA Journal of Design Research e Co-editor per The ICOGRADA Design Education Manifesto 2011, che aveva l’obiettivo di definire la visione di ICOGRADA per il futuro della formazione al design della comunicazione.
Dal 2005 insegna Design della Comunicazione allo IUAV-Università di San Marino.

 Recentemente è stato nominato Presidente del Comitato Tecnico Artistico dell’Ufficio Filatelico e Numismatico della Repubblica di San Marino. Nato nella Repubblica di San Marino e cresciuto a Detroit, oggi vive a Treviso.

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.