Le ceramiche di Molly Hatch

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Recite Collective 2014 © Molly Hatch

Classe 1979, figlia di una pittrice e di un produttore di latte biologico, Molly Hatch è stata cresciuta dividendo il suo tempo tra il lavoro fisico, il gioco e l’arte di creare. Ha studiato disegno, incisione e ceramica conseguendo nel 2000 il Bachelor of Fine Arts presso la scuola del Museum Fine Arts di Boston. Dopo numerose residenze e tirocini negli Stati Uniti e all’estero ha conquistato il Master of Fine Arts in ceramica presso l’Università del Colorado a Boulder nel 2008.

Da quel momento Molly ha iniziato a lavorare dal seminterrato della sua casa a Northampton (Massachusetts) e, usando l’immaginazione e l’amore per il disegno trasmessogli fin da bambina, è diventata famosa per le sue caratteristiche ceramiche e i suoi originali disegni a penna e inchiostro. Le opere di Molly sono curate nel dettaglio più impercettibile e i suoi disegni sono rifiniti capricciosamente. Le sue ceramiche sono tanto pop quanto classiche, e questo ha permesso a Molly di essere sempre più richiesta per realizzare collezioni di prodotti per la casa, portando così uno stile moderno e tradizionale al tempo stesso nella casa contemporanea.

Molly ha collaborato con istituzioni quali il Museum of Fine Arts di Boston, il Metropolitan Museum of Art, l’Art Institute Clark, e con altre aziende nel mondo dell’industria e del design. È Visiting Critic presso il Dipartimento della Ceramica della Rhode Island School of Design dal 2012.

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Worcester Imari: Art Miami 2014 © Molly Hatch
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Covet Project 2012 © Molly Hatch
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MFA Boston 2013: new blue and white © Molly Hatch
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Molly Hatch © Molly Hatch
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Physic Garden: permanent installation at High Museum of Art © Molly Hatch
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Physic Garden: permanent installation at High Museum of Art © Molly Hatch
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Physic Garden: permanent installation at High Museum of Art © Molly Hatch
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Reverie: Philadelphia Art Alliance 2013 © Molly Hatch
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Recite Collective 2014 © Molly Hatch
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Recite Collective 2014 © Molly Hatch
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2013 London Design Festival © Molly Hatch
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Reverie: Philadelphia Art Alliance 2013 © Molly Hatch
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2013 London Design Festival © Molly Hatch

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.