Mercato piazza Foroni.
Progetto di identità visiva

Se c’è chi tenta di elevare quello che Marc Augé definisce non-luogo, quindi uno spazio effimero e di passaggio come le metropolitane di Napoli, a luogo di incontro attraverso la sua trasformazione in museo diffuso, c’è invece chi concentra i propri sforzi per rafforzare e difendere l’immagine di un “luogo antropologico” come il mercato rionale che è già di per sé portatore di storia collettiva.
Il mercato infatti ha sempre rappresentato, a differenza degli asettici e algidi centri commerciali (altro esempio di non-luogo), uno spazio vitale, un punto nevralgico di aggregazione, socialità e inclusione. In genere si colloca nella piazza principale o comunque nel cuore di un quartiere e questo, ancor più evidente nelle grandi e caotiche metropoli, fa sì che rivesta una grande importanza come custode della memoria e della coscienza popolare. Il capitale del mercato di rione non è economico ma sociale, costruito negli anni sulla fiducia, sull’emotività e sulla tradizione.

Spesso però questo senso di appartenenza e di comunità è avvertito da chi il quartiere lo abita ma non è comunicato attraverso un’identità visiva. Ed è proprio su questo che invece ha puntato un gruppo di 32 esercenti fissi e ambulanti, riuniti nell’associazione “La piazza Foroni” commissionando allo studio di comunicazione quattrolinee il progetto di identità visiva dell’area mercatale di piazza Cerignola a Torino.

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Il contesto
Il progetto di identità comune fonda le sue basi sulla rinnovata coscienza da parte dell’associazione mercatale del valore della comunicazione d’impresa come strumento cardine per la loro attività di vendita. Un processo che ha visto impegnato lo studio di comunicazione torinese quattrolinee in una prima fase di tutoraggio e formazione rispetto alle reali potenzialità e prospettive di una coordinata attività di marketing e comunicazione e successivamente, attraverso un bando pubblico cittadino (“Manager d’area – interventi di marketing territoriale” promosso dal Comitato Urban Barriera di Milano e dalla Camera di Commercio di Torino) allo sviluppo della stessa.

Gli obiettivi
L’associazione è stata chiamata a realizzare, sotto la guida dello studio di comunicazione quattrolinee, una fotografia dell’attuale sistema di comunicazione e promozione delle attività mercatali e ridefinire gli obiettivi di posizionamento e gestione futuri. Le sessioni di formazione hanno portato quindi alla definizione di tre aree di intervento:
1. l’accreditamento dell’associazione “La piazza Foroni” come punto di rifermento e primo caso studio di identità visiva mercatale nell’area di piazza Cerignola;
2. la definizione di un’immagine coordinata e allestimento dei banchi in grado di far percepire al pubblico l’unicità dell’esperienza “mercato di piazza Foroni”;
3. l’individuazione di attività volte alla generazione di nuove opportunità di vendita e fidelizzazione dei clienti.

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Progetto
L’agenzia di comunicazione quattrolinee è stata incaricata dall’associazione di finalizzare la progettazione dell’identità visiva del Mercato piazza Foroni e avviare attività strategiche di comunicazione e marketing.
Il primo step è stato la realizzazione dell’identità Mercato Piazza Foroni attraverso la progettazione di un logotipo che potesse raccontare l’atmosfera vivace tipica del mercato e essere facilmente declinabile a tutte le categorie commerciali presenti. La sintesi formale delle tende viste dall’alto ha definito un brand che ben si presta alla definizione dell’identità e delle sue declinazioni attraverso textures e cambi di colore per le 7 categorie di commercianti presenti.
Il mercato ha rivisto la sua immagine con un nuovo allestimento di banchi, vetture e negozi, attraverso la vestizione degli operatori dotati di grembiuli e cappelli e nuovi supporti packaging e trasporto.
La strategia di promozione e fidelizzazione della clientela è stata realizzata attraverso mezzi di comunicazione analogici e digitali, dai gadget e volantini distribuiti one-to-one alla pagina facebook.
Il sito web, infine, è stato definito come strumento digitale principale di promozione, informazione e network che raccoglie notizie generali sul mercato e più specifiche sui commercianti. Una sezione offerte raccoglie le promozioni di ogni singolo commerciante che ha una scheda personale per presentare sè e il suo banco.
L’obiettivo finale è quindi quello di far conoscere il mercato, la qualità dei suoi prodotti e il quartiere a più persone sul territorio, normalmente non raggiungibili.

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quattrolinee.it
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I soci dello studio, Fabio Guida e Giuseppe Tuttobene, sono impegnati da anni nella comunicazione d’impresa attraverso le collaborazioni attive al Politecnico di Torino con una cattedra in Communication design e membri fondatori dell’associazione culturale no profit Plug attiva nella comunicazione sociale.

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Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

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